Cerca

Attualità

«Starà facendo un p…o»: Dario Pera escluso dal PD per le offese sessiste in consiglio

Il Partito Democratico prende una posizione forte dopo il comportamento del consigliere

Pd, Dario Pera fuori dopo frasi sessiste: la commissione di garanzia lo cancella dagli iscritti

Pd, Dario Pera fuori dopo frasi sessiste: la commissione di garanzia lo cancella dagli iscritti

La politica torinese è stata scossa da un episodio di gravissima intolleranza che ha coinvolto il consigliere della Circoscrizione 8, Dario Pera. La commissione di garanzia del Partito Democratico ha deciso di espellerlo definitivamente, cancellandolo dall’anagrafe degli iscritti. La decisione arriva dopo le gravissime offese sessiste pronunciate da Pera durante una seduta pubblica del consiglio, quando, a microfono aperto, ha rivolto commenti denigratori e volgari nei confronti della consigliera Noemi Petracin, assente dall’aula.

L’episodio, avvenuto durante una pausa dei lavori, ha suscitato un’ondata di indignazione. La frase, ascoltabile da chiunque seguisse la seduta, ha immediatamente scatenato la reazione di Petracin, che non ha esitato a denunciare pubblicamente l'accaduto. Il consigliere ha riferito che Pera avrebbe detto: «Starà facendo sesso. O, per essere precisi, starà facendo un pompino». Una frase che, al di là della sua volgarità, ha messo in discussione il comportamento di un rappresentante istituzionale e la sua capacità di mantenere un minimo di rispetto per le colleghe.

Il clima all’interno del Partito Democratico si è fatto teso, con una levata di scudi da parte dei membri del partito, che hanno condannato senza mezzi termini l’atteggiamento del loro compagno di partito. Anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha preso una posizione netta, definendo inaccettabile un simile comportamento da parte di chi ricopre un ruolo pubblico. La reazione immediata del partito ha portato alla decisione di espulsione, una mossa che ha messo in luce l’intolleranza della politica torinese verso ogni forma di sessismo e violenza verbale.

Con l’espulsione di Pera, il Partito Democratico intende dare un segnale chiaro: il rispetto per le istituzioni e per i colleghi è imprescindibile, e nessuna offesa può essere tollerata. La vicenda, purtroppo, non fa che confermare le difficoltà che il partito sta attraversando in un clima politico sempre più polarizzato, ma allo stesso tempo mostra una volontà di mantenere alti i principi di uguaglianza e di rispetto all’interno delle proprie file.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori