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Valli di Lanzo, Groscavallo imbiancata: cadono 30 cm di neve in autunno

Una delle prime nevicate in Piemonte di questa stagione ha coperto la quota dei 2.280 metri a Groscavallo

Valli di Lanzo, Groscavallo imbiancata: cadono 30 cm di neve in autunno

Valli di Lanzo, Groscavallo imbiancata: cadono 30 cm di neve in autunno

Una delle prime nevicate autunnali in Piemonte ha imbiancato oggi le quote alte della Val di Lanzo: al Rifugio Paolo Daviso, posto a 2.280 metri nel comune di Groscavallo (TO), sono stati rilevati accumuli di circa 20-30 centimetri di neve fresca, primo segnale concreto che l’altopiano di alta quota si avvia verso la stagione invernale.

La coltre bianca caduta in alta montagna ha trasformato in poche ore il paesaggio intorno al Rifugio Paolo Daviso, rendendo visibili i contorni dei pini e dei manufatti sotto una lieve nevicata che, nelle ore successive, ha lasciato al suolo un tappeto di 20-30 cm. Si tratta di una delle prime fiocchi significative della stagione che, pur essendo circoscritta alle quote alte, rappresenta un momento importante per chi vive e lavora in montagna e per gli appassionati della montagna.

L’evento non è insolito per la stagione di passaggio: con il raffreddamento delle correnti in quota la neve può presentarsi già nelle giornate tardo-settembrine sulle cime più alte. Per ora la nevicata è limitata all’alta quota e non ha coinvolto i paesi della valle; tuttavia le immagini del rifugio e dei sentieri sommersi di bianco restituite da chi si trova in zona mostrano chiaramente il cambio repentino del clima in montagna.

Per gli escursionisti e i frequentatori dei sentieri la raccomandazione è di prudenza. In assenza di indicazioni locali precise, è consigliabile verificare la percorribilità dei tracciati, dotarsi di equipaggiamento adeguato — calzature con suola scolpita, indumenti termici e impermeabili — e, se si sale oltre i 2.000 metri, considerare la presenza di neve compatta o crostosa che può rendere i passaggi più insidiosi. I gestori dei rifugi e le associazioni alpinistiche locali sono solitamente i punti di riferimento migliori per aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni dei sentieri e sulla sicurezza.

Dal punto di vista paesaggistico la nevicata ha offerto scorci già invernali: i primi innevamenti sulle creste e sui canaloni valorizzano le linee delle montagne e regalano fotografie spettacolari, attirando i primi appassionati della stagione fredda e i fotografi della natura. Allo stesso tempo l’evento è un segnale per gli operatori turistici e gli enti locali che, nelle prossime settimane, potrebbero dover regolare la manutenzione delle strade di accesso e il funzionamento di alcune strutture di alta quota.

Sebbene si tratti di una nevicata precoce limitata alle quote elevate, gli addetti ai lavori sottolineano che è troppo presto per trarre conclusioni definitive sulle caratteristiche dell’inverno à venire. La neve d’autunno è spesso variabile: può consolidarsi e imbiancare ulteriormente nelle settimane successive oppure sciogliersi con il ritorno di correnti più miti. Resta comunque un dato da prendere in considerazione per chi programma uscite alpine nei prossimi giorni.

Per gli amanti della montagna, l’imbiancata al Rifugio Paolo Daviso è anche un invito al rispetto degli ambienti d’alta quota: cambiano le condizioni, cambiano i tempi di percorrenza e le attrezzature necessarie. I percorsi che fino a qualche giorno fa erano asciutti possono presentare ora tratti con neve o ghiaccio; per questo è opportuno informarsi prima di partire, segnalare la propria presenza e, nelle escursioni di alta montagna, non sottovalutare mai la scelta di guide o accompagnatori esperti.

In chiave più ampia, questa prima nevicata autunnale segna l’inizio di una fase stagionale durante la quale le montagne piemontesi passeranno gradualmente dal verde degli ultimi giorni d’estate ai toni bianchi dell’inverno. Anche se per i comprensori sciistici manca ancora tempo per i preparativi definitivi, i gestori osservano con attenzione gli andamenti meteorologici: la neve precoce di alta quota è sempre un dato interessante per valutare il comportamento climatico della stagione.

Per ora resta l’immagine di un rifugio avvolto nel silenzio ovattato della neve e il promemoria che la montagna, quando si veste di bianco, chiede rispetto e attenzione.

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