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Piogge record tra Piemonte e Liguria: fiumi esondati e strade sommerse (VIDEO)

La Bormida di Spigno e l’Erro superano i livelli di pericolo, con Ovada e Cairo Montenotte tra le zone più colpite dall’ondata di maltempo

Piogge record tra Piemonte e Liguria

Piogge record tra Piemonte e Liguria: fiumi esondati e strade sommerse

Il maltempo ha colpito con una violenza eccezionale il basso Piemonte e l’entroterra savonese, trasformando la notte e la mattinata del 22 settembre in una vera e propria emergenza idrogeologica. I dati parlano da soli: accumuli di pioggia che hanno ampiamente superato i 200-250 millimetri in gran parte della provincia di Alessandria, con un picco impressionante a Pareto, dove le centraline di Arpa Piemonte hanno registrato 332 millimetri. Ma il primato spetta all’Appennino savonese, al confine con il Piemonte, dove in sei ore sono caduti oltre 400 millimetri di pioggia, l’equivalente di quanto dovrebbe scendere mediamente in due mesi e mezzo.

La situazione più critica riguarda i corsi d’acqua minori, che hanno reagito con rapidità estrema. La Bormida di Spigno ha oltrepassato la soglia di pericolo in diversi punti, con livelli idrometrici già superati a Piana Crixia (SV) e Mombaldone (AT). Anche il torrente Erro, monitorato a Cartosio, ha raggiunto valori oltre il limite, con conseguenti allagamenti diffusi nell’area dell’Ovadese. Le immagini arrivate da Ovada mostrano strade trasformate in canali e veicoli sommersi dall’acqua, mentre la viabilità principale è stata interrotta per permettere l’intervento delle squadre di soccorso.

Non è andata meglio oltre confine, in Liguria. A Cairo Montenotte la piena della Bormida ha causato l’esondazione in più punti, con quartieri allagati e residenti costretti a lasciare le abitazioni. Qui la quantità d’acqua caduta ha raggiunto in poche ore livelli che la climatologia assegna a periodi molto più lunghi, rendendo la portata dell’evento quasi senza precedenti.

I temporali autorigeneranti che si sono sviluppati sui crinali appenninici hanno avuto un comportamento tipico ma devastante: la formazione e il rinnovarsi continuo delle celle temporalesche hanno scaricato precipitazioni estreme sulle stesse aree, moltiplicando l’impatto su un territorio fragile. A testimoniarlo sono i video e le segnalazioni raccolte dai volontari e dagli esperti locali come Davide Cassese di Meteo Val Bormida, che hanno documentato in tempo reale il progressivo peggioramento della situazione.

La rete di monitoraggio di Arpa Piemonte e Arpa Liguria ha confermato nelle prime ore del mattino un quadro drammatico, con idrometri costantemente oltre le soglie di allerta. Le autorità locali hanno invitato i cittadini a evitare spostamenti non indispensabili, mentre le squadre di protezione civile e vigili del fuoco sono state impegnate in soccorsi e monitoraggi continui.

L’unica nota positiva arriva dal fronte meteorologico. Le immagini radar hanno segnalato la traslazione verso Est del sistema perturbato, con un progressivo miglioramento già dalle ore successive in arrivo da Ovest. Questo non significa fine dell’emergenza: le piene in corso continueranno a muoversi lungo i bacini, e serviranno ore perché la situazione idraulica torni sotto controllo.

Quella che il Piemonte e la Liguria stanno vivendo è una pagina di maltempo che entrerà nelle cronache per l’eccezionalità dei numeri e per la simultaneità degli impatti. La combinazione di piogge estreme, esondazioni e allagamenti ha messo a dura prova comunità e infrastrutture, ricordando ancora una volta quanto fragile sia il rapporto tra il territorio e i fenomeni atmosferici estremi, ormai sempre più frequenti e intensi.

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