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Piazzale del cimitero di Montanaro, ok della Soprintendenza: i lavori ripartono

La Soprintendenza dà il via libera al Comune per completare il progetto: l’errore sugli autobloccanti e lo stop forzato ai lavori

Piazzale del cimitero: il mistero del primo lotto mai iniziato

Piazzale del cimitero: il mistero del primo lotto mai iniziato

Ai primi di settembre la Soprintendenza alle Belle Arti di Torino ha dato al Comune il via libera al completamento della sistemazione del piazzale del cimitero. L’ufficio tecnico ha già concordato con la ditta Agri Scavi la ripresa dei lavori, che erano rimasti fermi per alcuni mesi. La ditta dovrà posare la parte di autobloccanti ancora mancanti ed effettuare lo scavo per far passare la fognatura sotto una strada bianca al servizio di un agricoltore.

Che cosa era successo? Perché i lavori erano rimasti fermi e perché ora riprenderanno? Nell’agosto 2024 la giunta Careri, da poco in carica, aveva approvato il progetto di sistemazione (del secondo lotto) del piazzale e l’aveva inviato alla Soprintendenza. La quale il primo ottobre lo aveva accolto positivamente. Conseguentemente l’amministrazione Careri aveva affidato i lavori alla ditta Agri Scavi per la spesa prevista di 56.724 euro.

Ma, nel corso dei lavori, fra maggio e giugno di quest’anno, l’amministrazione si accorge che gli autobloccanti posati fino a quel momento non sono conformi a quelli autorizzati dalla Soprintendenza. Non sono cioè “antichizzati”. L’ufficio tecnico aveva infatti commesso un errore nel computo metrico del progetto. L’amministrazione Careri allora blocca i lavori, pregando la ditta di pazientare, e comunica la difformità alla Soprintendenza. La Soprintendenza tarda a rispondere. Ma ai primi di luglio il sindaco ottiene finalmente un incontro con la Soprintendenza per chiarire la questione e poter ripartire coi lavori.

Antonino Careri e Giovanni Ponchia

A quel punto la Soprintendenza concede al Comune di proseguire la sistemazione del piazzale con il tipo di autobloccanti già posati. Chiede solo che il Comune mandi alla Soprintendenza stessa la documentazione attestante la variazione. La conclusione, almeno per ora, dell’interlocuzione con la Soprintendenza arriva appunto ai primi di settembre, pochi giorni fa, quando la stessa scrive al Comune e lo autorizza a completare i lavori.

Quando questa amministrazione aveva temporaneamente fermato i lavori, il 9 giugno su Facebook l’ex sindaco ingegner Giovanni Ponchia aveva accusato il suo successore di incapacità e ne aveva addirittura chiesto le dimissioni: «Il sindaco Careri ha dimostrato di non essere all’altezza, deve fare un passo indietro».

Ponchia però dimenticava, o evitava di ricordare, che la prima responsabile del ritardo era stata proprio la sua amministrazione. Il primo errore l’aveva infatti commesso Ponchia, la cui giunta nel dicembre 2023 aveva approvato un progetto sul primo lotto e lo aveva sottoposto alla Soprintendenza.

Ma la Soprintendenza lo aveva respinto e aveva invitato il Comune a proporre «sostanzialmente una soluzione migliorativa», che in parole povere vuol dire rifare il progetto. L’amministrazione Ponchia, ormai in scadenza, aveva allora revocato “in autotutela” l’affidamento dei lavori già allora commissionati ad Agri Scavi (determina Ufficio tecnico n. 66/195 del 22 maggio 2024, pochi giorni prima delle elezioni).

Conclusione: tutto da rifare. Tutto da rifare per il sindaco Careri, ovviamente, che ha ereditato l’“incompiuta” di Ponchia e ha dovuto ricominciare da capo. Fino alla lettera di pochi giorni fa che autorizza il Comune a completare i lavori. Ora il Comune deve affrettarsi per portare l’opera a compimento il più rapidamente possibile. Per colpa di chi il rifacimento del piazzale del cimitero non è ancora concluso? Chi dovrebbe dimettersi?

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