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14 Settembre 2025 - 16:55
La nuova era delle Ninfe a Caluso tra mito, Tiara e tradizione centenaria
Caluso si prepara ad accogliere la 92ª edizione della Festa dell’uva Erbaluce, un appuntamento che mescola storia, mito e comunità, tra rievocazioni popolari, musica, enogastronomia e tradizioni secolari. Quest’anno, la kermesse segna un passaggio simbolico con la nomina di Marta Salvetti a nuova presidente dell’Ordine delle Ninfe, l’associazione nata dieci anni fa per custodire la figura della Ninfa e il legame tra il territorio e la leggenda di Albaluce. Il centro storico si anima di stendardi dei rioni e frazioni, i palchi si preparano a ospitare concerti e dj set, e le vie piene di storia si vestono a festa per una celebrazione che unisce comunità, cultura e viticoltura locale.
Qual è il tuo legame con il territorio e la festa di Caluso?
Fin da piccola ho partecipato alle tradizioni del mio paese, seguendo le attività del mio rione, il Pescarolo. La mia famiglia è profondamente radicata nel territorio: mio nonno era Vitale Salvetti, partigiano noto come “Talin”, aveva da poco compiuto 102 anni quando ci ha lasciati. La viticoltura è parte della nostra vita, grazie al profondo impegno di mia sorella Ilaria, settembre per noi è un mese di grande lavoro ma anche di festa.
Quando sei stata Ninfa e come ricordi quell’esperienza?
Sono stata Ninfa nel 2014. È stata un’esperienza molto intensa, che mi ha permesso di conoscere persone e luoghi nuovi e di portare la tradizione di Caluso anche fuori dal paese.
Marta Salvetti con il marito, nel 2014
Come è cambiato il ruolo della Ninfa rispetto al passato?
Prima del 2014 la nomina della Ninfa avveniva in modi diversi: a volte veniva scelta tra le miss di rioni e frazioni oppure era quella del rione vincitore del Palio dell'anno precedente, oppure veniva indicata direttamente dalla Pro Loco. Con la nascita dell’Ordine, il processo è diventato chiaro e regolamentato. Oggi la Ninfa deve avere tra i 20 e i 35 anni, risiedere a Caluso, partecipare attivamente alla vita del paese ed essere di bella presenza, ovvero graziosa di aspetto e nel modo di porsi. Non è un concorso di bellezza. La Ninfa rappresenta la tradizione e l'intera comunità, non un singolo rione o frazione.
Cosa significa per te essere Ninfa e oggi presidente dell’Ordine?
Essere Ninfa vuol dire incarnare la figura della leggenda, rappresentare fertilità e continuità della tradizione, mantenendo un legame forte con tutta la popolazione. Come presidente, coordino un direttivo composto da otto donne che lavorano con me quotidianamente. Le decisioni vengono prese insieme, il mio ruolo è fare sintesi tra idee e proposte e rappresentare l’Ordine negli impegni ufficiali.
Quali sono le principali attività dell’Ordine delle Ninfe?
È nostro compito selezionare le candidate al ruolo di Ninfa Albaluce e poi successivamente seguire e supportare la Ninfa in carica durante tutto l’anno, promuovere la viticoltura locale, tutelare e diffondere la leggenda di Albaluce.
Organizziamo eventi di beneficenza che ci permettono di dare un contributo concreto alle associazione del nostro territorio come la cena Donne per le donne, che si tiene l'8 marzo in occasione della festa delle donne e nel 2023 abbiamo donato a Caluso una mostra fotografica permanente sulle Ninfe Albaluce, che raccoglie le foto di tutte le donne che hanno ricoperto questo ruolo dal 1948 a oggi.
L'Ordine insieme alla Ninfa 2024
Puoi raccontarci le novità di quest’anno?
Sabato 20 settembre verrà presentato in Enoteca il libro dedicato alla leggenda di Albaluce di Elisa Domanico tratto dalla Caluso Enoica di Corrado Gnavi, curato da Marco Tarello mentre noi come Ordine mostreremo per la prima volta la nuova Tiara. Realizzata grazie ai fondi raccolti dagli eventi e l’autotesseramento, la Tiara racchiude tutti i simboli legati alla leggenda: gli acini d'uva, la foglia di vite e una lacrima centrale. Ogni anno questo prezioso simbolo passerà di Ninfa in Ninfa insieme al mantello e al Tirabusun.
Come funziona la scelta della Ninfa?
La scelta avviene tra 3 candidate che vengono ascoltate dalla commissione durante un colloquio conoscitivo. La commissione è composta da otto membri, che cambiano ogni anno: un rappresentante del Comune, uno della Pro Loco, uno della Credenza Vitivinicola, uno della Chiesa e quattro dell’Ordine. La votazione è segreta e lo spoglio viene effettuatto dalla Presidente dell'Ordine e dalla sua Vicepresidente. Solo loro conoscono il nome della Ninfa eletta. Questa modalità garantisce trasparenza e imparzialità. Alla Ninfa viene chiesto di indossare un vestito lungo color avorio, scelto liberamente, e riceve supporto dal direttivo nella preparazione dell’anno di rappresentanza. L'anno successivo entrerà di diritto a far parte nell’Ordine delle Ninfe Albaluce.
Tra il passaggio di testimone a Marta Salvetti, le celebrazioni del decennale dell’Ordine e la presentazione della nuova Tiara, la Festa dell’uva Erbaluce conferma la sua capacità di rinnovarsi senza perdere il legame con il mito e la comunità. Le vie del centro storico, animate da rioni, carri allegorici e appuntamenti enologici come il concorso “Grappolo d’oro” e la rassegna “Divino Canavese”, offrono un ritratto vibrante di una tradizione che unisce memoria e innovazione. Per quasi un secolo, le Ninfe hanno incarnato la leggenda di Albaluce, diventando custodi della cultura locale e simbolo di una comunità che, ogni settembre, rinnova la propria identità tra storia, mito e convivialità.
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