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Festa dell'Uva di Caluso: Rua, la ruota che non smette di girare

Simbolo di passaggio e memoria, il rione arancio e blu partecipa alla Festa dell’Uva con tenacia e amore per le proprie radici

Festa dell'Uva di Caluso: Rua, la ruota che non smette di girare

Simona Fichitiu, miss 2025 di Rua

C’è un rione, a Caluso, che porta nel nome e nel simbolo l’idea del movimento, della connessione, della continuità.

Parliamo del rione Rua che un tempo era la via di passaggio tra le principali contrade, un luogo di transito e d’incontro. Oggi, quel rione prova ancora a essere punto di riferimento, anche se con più fatica, ma con la stessa determinazione.

Guidato da dodici anni da Anna Giubileo, Rua si prepara all’edizione 2025 della Festa dell’Uva Erbaluce con il coraggio di chi ha affrontato anni difficili e nonostante tutto ha deciso di esserci.

“Siamo pochi, è vero – racconta Annama ci siamo. Non abbiamo una grande squadra ma c’è ancora voglia di fare qualcosa, anche nel nostro piccolo”.

A differenza di altri rioni e frazioni, Rua, date le piccole dimensioni, avrà il proprio gruppo di sfilata ma non riuscirà ad allestire le taverne e il carro allegorico e per lei la vera sfida è la partecipazione:

"Ci sono molte difficoltà e i membri sono pochissimi, per questa ragione non riusciamo più ad allestire carro e taverna per la Festa dell'Uva–spiega Anna –  ovviamente il sogno sarebbe quello in futuro di riuscire a coinvolgere i giovani". 

Eppure, nonostante le difficoltà, due anni fa Rua, durante la festa dell'uva di Caluso, ha vinto il Palio della Pigiatura dell’Uva.

Come tutti gli altri rioni e frazioni, anche Rua ha la sua miss 2025 ovvero Simona Fichitiu.

Rua è facilmente riconoscibile per i suoi colori accesi: il blu e l’arancione. E poi c’è la ruota, simbolo storico del rione, legata proprio alla sua funzione di collegamento tra le vie e le persone. Un’immagine che racconta bene lo spirito del gruppo: anche se i numeri sono piccoli, la voglia di rimanere in movimento c’è.

“Il nostro simbolo è indistinguibile - spiega Anna - la ruota arancione che ricorda il sole. Noi non siamo un rione che riesce a fare grandi eventi, ma ci siamo, cerchiamo di esserci soprattutto per le persone del quartiere, anche con iniziative diverse dalla festa dell'Uva".

Il rione blue e arancione 

La Festa dell’Uva, infatti, non è l’unico momento di aggregazione. Rua si attiva anche in altri periodi dell’anno, sempre a livello rionale, vengono organizzate molte attività, qualche momento conviviale, e una grande attenzione per chi vive nel rione tutto l’anno.

“Tutti gli anni, a Natale, noi regaliamo i panettoni gli anziani - spiega Anna - non facciamo cose particolari, ma noi ci siamo sul territorio. Siamo presenti per le poche persone che vivono il quartiere. Cerchiamo sempre di far vivere il rione, almeno nei giorni di festa, con iniziative semplici; a volte prepariamo le pizze, altre organizziamo tornei di carte o di bocce. Ma tutto concentrato nel rione, la Festa dell'Uva per noi è più complessa perché è molto dispersiva e il nostro gruppo è tanto adulto e spesso l'entusiasmo manca".  

La Festa dell'Uva per Rua sarà vissuta un po' sottotono ma sempre con una presenza autentica e con un grande amore per le proprie radici:

“Quello che facciamo lo facciamo con il cuore – dice Anna –. Non abbiamo grandi risorse, non abbiamo una squadra numerosa, ma ci siamo.  Io ci ho sempre creduto e se in tutti questi anni sono rimasta è perché ci credo ancora, cerco di portare avanti la nostra festa rionale; il 24 agosto noi festeggiamo il nostro patrono San Bartolomeo che è una festa sempre molto sentita. Cerco sempre di tenere unito il gruppo, e se potessimo fare di più lo faremmo".

Intanto il rione Rua, anche nel suo piccolo, continua ad andare avanti, un passo alla volta. Come una ruota che gira.

La presidente Anna Giubileo 

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