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Alle Molinette arriva il robot chirurgico a singolo accesso: precisione e mininvasività per pazienti complessi

Presentato un sistema rivoluzionario grazie al sostegno della Fondazione CRT, già sperimentato con cento procedure dal professor Paolo Gontero e dalla sua équipe

Alle Molinette arriva il robot chirurgico a singolo accesso: precisione e mininvasività per pazienti complessi

Alle Molinette arriva il robot chirurgico a singolo accesso: precisione e mininvasività per pazienti complessi (foto di repertorio)

Una nuova frontiera della chirurgia mini-invasiva è stata inaugurata all’ospedale Molinette di Torino, dove la Clinica Urologica diretta dal professor Paolo Gontero ha presentato ufficialmente il nuovo robot chirurgico Single-Port di ultima generazione. L’acquisizione, resa possibile grazie al contributo di 2,5 milioni di euro della Fondazione CRT, è stata celebrata in un evento serale con la partecipazione dei finanziatori e una dimostrazione diretta delle potenzialità del sistema, con accesso speciale alla sala operatoria.

Il dottor Lorenzo Angelone, direttore sanitario della Città della Salute, ha spiegato come questa tecnologia non rappresenti solo un aggiornamento strumentale, ma un vero investimento strategico che consolida le Molinette come polo di eccellenza nazionale. «Avere in Azienda il robot single-port ci permette di offrire ai pazienti cure sempre più sicure, precise e mininvasive», ha dichiarato.

Il nuovo sistema robotico è l’evoluzione più avanzata della chirurgia laparoscopica. Diversamente dai modelli multi-braccio, consente di operare attraverso un’unica incisione di circa tre centimetri, da cui vengono introdotti una telecamera flessibile ad altissima definizione e tre strumenti chirurgici miniaturizzati e multi-articolati. Seduto a una console ergonomica, il chirurgo controlla il robot con una precisione e una stabilità che superano le capacità della mano umana, grazie a un sistema che filtra i tremori e restituisce una visione tridimensionale immersiva del campo operatorio.

I benefici per i pazienti sono significativi: riduzione dell’invasività, tempi di recupero più rapidi e maggiore accuratezza chirurgica anche in spazi anatomici estremamente ristretti. Il Single-Port amplia inoltre le possibilità di intervento su pazienti complessi e plurioperati, grazie all’utilizzo di vie di accesso alternative.

L’équipe del professor Gontero ha già eseguito circa cento procedure su prostata, vescica, rene e uretere, confermando le potenzialità cliniche del sistema nell’ambito di un avanzato progetto di ricerca.

Ospedale Molinette

Accanto al Single-Port, durante l’evento sono state presentate altre tecnologie in uso o in fase di sperimentazione alla Clinica Urologica delle Molinette: dai sistemi di fusion biopsy e terapia focale per i tumori prostatici al visore di realtà virtuale con modelli 3D degli organi, fino a un nuovo robot endoscopico per la resezione dei tumori della vescica e a una PET intraoperatoria capace di valutare istantaneamente i margini chirurgici.

In una fase in cui la sanità pubblica affronta difficoltà strutturali e di risorse, l’arrivo di strumenti di questo livello rafforza il ruolo delle Molinette nella ricerca e nell’innovazione clinica, confermando la centralità del sostegno di enti come la Fondazione CRT per garantire ai pazienti cure di qualità sempre più avanzate.

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