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Don Gomez prenderà in carico sette parrocchie del Canavese, subentrando a Pantoja e Baima Rughet

Un cambiamento nelle parrocchie del Canavese tra saluti e nuove sfide per la fede locale

Don Gomez

Don Gomez prenderà in carico sette parrocchie del Canavese, subentrando a Pantoja e Baima Rughet

L’ingresso di Don Martino Botero Gomez, nuovo parroco delle sette parrocchie del Canavese, è previsto per ottobre. Con un ampio impegno pastorale, il sacerdote succederà a Don Cristian Pantoja e Don Claudio Baima Rughet, assumendo la guida di comunità che abbracciano un ampio territorio: Barbania, Rocca, Levone, Corio, Benne, Front e Rivarossa. Un cambio di leadership che si inserisce in un contesto di profonda trasformazione per la Chiesa locale.

Don Martino, attualmente parroco a San Giuseppe Artigiano di Settimo Torinese, ha una lunga carriera di servizio alle spalle, che lo ha visto impegnato anche a Venaria e, nei primi anni del 2000, come responsabile della parrocchia di Valperga. Questo nuovo incarico lo porterà a dirigere un ampio territorio, dando il via a un significativo percorso di rinnovamento per queste comunità. La cerimonia di ingresso di Don Martino è prevista in due momenti distinti: il 4 ottobre a Corio, per le parrocchie di Corio, Benne e Rocca, e l’11 ottobre a Barbania, dove guiderà anche le parrocchie di Levone, Front e Rivarossa.

L'entrata in scena del nuovo parroco avverrà in contemporanea con i saluti dei sacerdoti in uscita, che stanno per lasciare le loro comunità dopo anni di servizio. Il 28 settembre, Don Claudio Baima Rughet si congeda dalle parrocchie di Benne e Corio, mentre Don Cristian Pantoja saluterà la comunità di Barbania il 5 ottobre. Nel contesto di questi cambiamenti, emerge un quadro generale di progressiva riduzione del numero dei sacerdoti, che impone alla Chiesa di ripensare le sue strutture e le sue modalità di servizio.

Nel quadro di questi cambiamenti, si inserisce un concetto più ampio, che va al di là dei semplici trasferimenti di parroci. I sacerdoti sono ormai pochi e le previsioni per il futuro non sembrano promettere miglioramenti, con il rischio che il numero continui a diminuire drasticamente. Di fronte a questa realtà, la Chiesa sta riflettendo sulla necessità di ridisegnare la configurazione delle comunità, al fine di affrontare le nuove sfide che questo panorama presenta.

Le cerimonie di saluto e ingresso dei parroci non sono solo occasioni per onorare il passato, ma segnano un momento di riflessione sulla strada futura, quella che porterà, inevitabilmente, a una nuova concezione delle comunità parrocchiali, dove l’adattamento alle circostanze, la solidarietà tra le comunità e la resilienza spirituale dovranno essere i pilastri sui quali poggerà l’azione pastorale.

Il cambiamento che stiamo vivendo è profondamente legato alla realtà sociale e culturale in cui la Chiesa si inserisce, ma è anche un’opportunità di crescita e rinnovamento, per rispondere con speranza alle difficoltà e alle sfide che il mondo moderno ci pone.

Siamo di fronte a una Chiesa che si rinnova, pronta a raccogliere le sfide del futuro e a rispondere ai bisogni spirituali delle sue comunità. L’arrivo di Don Martino Botero Gomez e il saluto a Don Claudio e Don Cristian sono solo una parte di questo processo di trasformazione, che guarda al futuro con rinnovata speranza e impegno.

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