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Per chi suona la campana
07 Settembre 2025 - 07:00
Un'immagine di Carlo Acutis, canonizzato il 7 settembre
In piazza San Pietro papa Leone XIV ha proclamato santo, insieme al beato torinese Pier Giorgio Frassati, il giovane beato Carlo Acutis (1991-2006) che è diventato per molti un esempio e un modello di vita cristiana, morto all'età di 15 anni per una leucemia fulminante. Nato a Londra, si contraddistinse fin da piccolo per la sua fervente fede cattolica, in particolare verso l’Eucaristia: partecipava ogni giorno alla Messa e recitava quotidianamente il rosario. Aiutava chiunque avesse bisogno, i suoi modelli erano San Francesco, San Luigi Gonzaga, San Domenico Savio e San Tarcisio. Per la sua passione per l’informatica è stato poi dichiarato patrono di Internet.
Pier Giorgio Frassati
In particolare, egli fortificava la propria fede attraverso la devozione e la conoscenza dei miracoli eucaristici che si erano verificati e ancora si verificano nel mondo, e che lo portarono a realizzare una mostra fotografica sul tema. Proprio questo aspetto ha fatto indispettire, anzi imbestialire, uno dei teologi e liturgisti progressisti più influenti del cattolicesimo italiano. Ci riferiamo ad Andrea Grillo, accademico dell’Università Pontificia di Sant’Anselmo, dove insegna teologia dei Sacramenti e filosofia della religione, punto di riferimento di tutti gli innovatori liturgici e acerrimo nemico dei tradizionalisti legati alla Messa antica.
Grillo ha definito Carlo Acutis un «mal educato eucaristico» e la sua biografia semplicemente «spaventosa», una vera caricatura; un poveretto insomma, in quanto propagandava i miracoli eucaristici in cui fermamente credeva. Inoltre, la decisione di canonizzare Carlo fu, secondo Grillo, «frettolosa» e sostanzialmente incauta:
«Come è possibile che un giovane beato possa comunicare una teologia eucaristica così vecchia, così pesante, ossessiva, concentrata sull’inessenziale e tanto trascurata invece sulle cose decisive? Come è possibile che tutto il cammino che la Chiesa ha fatto negli ultimi 70 anni, sul piano della comprensione del valore ecclesiale dell’Eucaristia e della sua celebrazione, tanto da suggerirgli una comprensione tanto lacunosa, tanto difettosa, tanto unilaterale?»
Occorre dire che Grillo contesta da sempre il culto eucaristico in quanto, secondo lui, Gesù non va adorato e portato in processione, ma semplicemente mangiato. Naturalmente, tali affermazioni hanno suscitato un vespaio di polemiche, ma la vicenda è significativa della distanza che ormai separa la fede dei sapienti e dei teologi da quella delle persone semplici e fedeli.
Viene in mente il cardinale Joseph Ratzinger quando affermava che «il primo requisito del vero teologo è l’umiltà e il rispetto della fede dei semplici, perché se non si ha l’umiltà di sentirsi piccoli non è possibile alcuna comprensione di Dio».
* Frà Martino
Chi è Fra Martino? Un parroco? Un esperto di chiesa? Uno che origlia? Uno che si diverte è basta? Che si tratti di uno pseudonimo è chiaro, così com’è chiaro che ha deciso di fare suonare le campane tutte le domeniche... Ci racconta di vescovi, preti e cardinali fin dentro ai loro più reconditi segreti. E non è una santa messa ma di sicuro una gran bella messa, Amen
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