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Torino, Diletta Berardinelli è la nuova garante dei detenuti di Torino

Lo Russo la nomina: esperienza ventennale, focus su fragili e Cpr, raccoglie il testimone da Monica Gallo

Diletta Berardinelli

Diletta Berardinelli

Una scelta che punta su competenza, continuità e responsabilità civile. A Torino cambia il volto della figura chiamata a vigilare sui diritti delle persone private della libertà: Diletta Berardinelli è la nuova garante nominata dal sindaco Stefano Lo Russo. Un profilo solido, intrecciato a esperienze nazionali e internazionali, per un compito che la Città considera strategico.

Il sindaco Lo Russo ha firmato l’atto di nomina, dopo aver preso atto degli orientamenti espressi dalla Conferenza dei capigruppo. Berardinelli raccoglie il testimone da Monica Gallo, che ha svolto l’incarico negli ultimi dieci anni. “Questa nomina è per me fonte di grande soddisfazione e ringrazio per la fiducia che mi hanno accordato”, ha dichiarato la nuova garante, sottolineando anche “il piacere di aver collaborato” con la sua predecessora.

Monica Gallo, la garante uscente



Romana, 49 anni, Berardinelli porta con sé oltre vent’anni di lavoro dedicato alla tutela dei diritti umani e all’attuazione di percorsi educativi e inclusivi in ambito penitenziario. È esperta di radicalizzazione violenta, membro del Council of Europe e responsabile del gruppo di lavoro Prisons del Ran, il Radicalisation Awareness Network della Commissione Europea. Un bagaglio che, per ampiezza e coerenza, si allinea con le esigenze di un ruolo chiamato a unire ascolto, monitoraggio e impulso culturale.

“Le criticità da affrontare saranno molte”, ha riconosciuto Berardinelli. “Lo farò mettendo davanti a tutto l’attenzione per le persone private della libertà, soprattutto quelle più fragili come donne, mamme con bambini, giovani adulti, persone con fragilità psichiatriche e persone detenute nei Cpr”. Un indirizzo che mette al centro i soggetti più vulnerabili, indicando una linea di lavoro attenta ai contesti e alle storie individuali.

“Il lavoro della garante è stato prezioso e determinante”, ha affermato Lo Russo, ringraziando “tutte le persone estremamente qualificate” che si sono rese disponibili. La decisione di nominare Berardinelli, ha aggiunto, si accompagna ai “migliori auguri di buon lavoro in un ruolo di grande responsabilità in cui la Città crede molto”. Parole che evidenziano una visione: rafforzare un presidio civile che si misura con temi sensibili e complessi, dal carcere ai Cpr, con uno sguardo concreto sulle fragilità.

Dalla lunga esperienza di Monica Gallo all’approdo di Berardinelli, il passaggio sembra segnato da continuità e rinnovamento. La nuova garante mette in campo competenze riconosciute nel campo dei diritti e della prevenzione della radicalizzazione, mentre il Comune ribadisce l’investimento politico e istituzionale su questa funzione. Una partita che si gioca sul terreno della tutela delle persone e della qualità del dibattito pubblico: rispetto delle regole, attenzione ai più deboli, confronto con le realtà più esposte.

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