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10 Settembre 2025 - 16:56
Il primo giorno di scuola non è mai soltanto un rito burocratico fatto di campanelle, registri nuovi e zaini colorati. È, piuttosto, il simbolo di un Paese che riparte dalle aule, dalle lavagne, dalle voci dei bambini che riempiono i corridoi dopo mesi di silenzio estivo. Stamattina, in Canavese, l’avvio dell’anno scolastico è stato accompagnato anche da una visita istituzionale che ha voluto dare un segnale di vicinanza e attenzione: l’Assessore regionale al Patrimonio Gian Luca Vignale ha fatto tappa a Balangero, San Maurizio Canavese e Ciriè, portando i saluti della Regione e un messaggio di incoraggiamento a studenti, insegnanti e personale.
A Balangero, l’assessore è stato accolto dal sindaco Franco Romeo insieme al suo staff e alla dirigente dell’istituto comprensivo Vincenza Katia Miglionico. Davanti alle insegnanti e agli alunni delle scuole dell’infanzia, della primaria “De Amicis” e della secondaria di primo grado “X Martiri”, Vignale ha rivolto il suo saluto augurale sottolineando il valore della scuola come comunità educante. È stato il primo passo di una mattinata intensa, scandita da strette di mano, sorrisi e soprattutto dal contatto diretto con bambini e ragazzi, i veri protagonisti della giornata.
Da Balangero a San Maurizio Canavese, il percorso ha assunto un tono ancora più corale. Ad accompagnare l’assessore c’erano il sindaco Michelangelo Picat Re, la dirigente scolastica Cristina Ghione e persino la “sindaco dei ragazzi” Alice Balsamo, un segnale concreto della partecipazione attiva delle nuove generazioni. Le tappe hanno toccato la secondaria “Remmert” e le primarie “Fratelli Pagliero” e “Carlo Angela”, luoghi che rappresentano un tessuto vivo della formazione locale. Qui l’assessore ha salutato i docenti e il personale ATA, ribadendo che il buon funzionamento di una scuola passa non solo dalle aule e dai programmi, ma anche dal lavoro quotidiano e silenzioso di chi garantisce servizi e accoglienza.
Infine, la visita si è conclusa a Ciriè, presso la scuola per l’infanzia paritaria Luigi Chiariglione, istituzione storica che da generazioni forma i più piccoli. La dirigente Paola Fè e il personale hanno mostrato l’impegno quotidiano per un’educazione di qualità, ricevendo in cambio parole di apprezzamento e incoraggiamento. Anche qui, l’augurio si è trasformato in un messaggio più ampio: la scuola non è solo un edificio, ma un investimento condiviso.
«Ho avuto modo, nel corso della mia visita, di parlare alle insegnanti e, soprattutto, a diverse generazioni di alunni e studenti, dai tre anni fino ai quattordici – ha dichiarato Vignale – oltre ad augurare a tutti un buon inizio di anno scolastico, ho sottolineato l’importanza primaria e fondamentale dello studio come investimento non solo materiale da parte delle amministrazioni locali e regionale per offrire al personale e ai ragazzi il miglior luogo possibile dove imparare, ma soprattutto un investimento per la vita dei bambini e dei ragazzi, per avere in futuro, grazie all’istruzione, il maggior numero di opportunità e possibilità di scelta».
Le sue parole riassumono bene il senso della giornata: la scuola come investimento sociale e personale, come spazio di crescita e di futuro. In un territorio come il Canavese, dove ogni comunità difende con orgoglio i propri plessi scolastici, la presenza dell’assessore ha assunto il valore di un riconoscimento pubblico al lavoro di chi ogni giorno, dietro cattedre e scrivanie, costruisce competenze e relazioni.
Mentre i bambini delle scuole dell’infanzia stringevano le mani degli insegnanti e i ragazzi delle medie si scambiavano gli sguardi emozionati del ritorno, l’inizio dell’anno scolastico ha ricordato ancora una volta a tutti che il sapere è la prima vera infrastruttura di cui un territorio ha bisogno. Non bastano nuove strade o uffici ristrutturati: senza aule vive, senza insegnanti motivati e senza studenti curiosi, nessuna comunità può guardare avanti.
Il Canavese riparte dunque dai banchi di scuola, con l’augurio che le parole di oggi non restino soltanto formule di rito, ma diventino impegni concreti per il futuro dei ragazzi che hanno accolto l’assessore con applausi, sorrisi e una nuova, attesa campanella.
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