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09 Settembre 2025 - 16:02
Torino, controllori fissi su tram e bus: GTT sperimenta la presenza costante a bordo per sicurezza
A Torino i controlli sui mezzi pubblici cambiano volto. Non più blitz sporadici o verifiche a campione, ma una presenza visibile e continuativa, che accompagna la quotidianità dei passeggeri e manda un messaggio diretto: chi viaggia in regola ha diritto a sentirsi sicuro, chi evade il biglietto non può più contare sull’imprevedibilità dei controlli.
La novità riguarda soprattutto le linee 4 e 51, scelte come laboratorio per una modalità operativa inedita. Ogni giorno, a partire dalle 6.30 del mattino, salgono a bordo squadre composte da verificatori GTT e agenti di un operatore esterno. Restano presenti sulle vetture lungo le corse, controllano i titoli di viaggio, scoraggiano comportamenti scorretti e garantiscono un presidio di legalità percepibile da chiunque salga. Un cambio di passo che trasforma la verifica da episodio isolato a parte integrante del servizio.
Il piano non si limita a due linee: GTT punta a rafforzare i controlli sull’intera rete cittadina, in un’ottica di prevenzione più che di repressione. La presenza costante dei controllori è concepita come deterrente, ma anche come elemento rassicurante, specie in un contesto urbano dove la sicurezza a bordo è un tema sempre più sentito.
Gli obiettivi dichiarati sono due. Da un lato, aumentare la percezione di sicurezza, scoraggiando episodi di inciviltà o molestie. Dall’altro, ridurre l’evasione tariffaria, fenomeno che mina la sostenibilità economica del trasporto pubblico e ricade su chi paga regolarmente il biglietto o l’abbonamento. L’idea è che un presidio stabile contribuisca a normalizzare il controllo, superando la logica delle operazioni a sorpresa e instaurando un’abitudine quotidiana che premia i comportamenti corretti.
Il progetto si integra con Safe Tram, l’iniziativa avviata a luglio e dedicata alla fascia serale. Se al mattino e durante il giorno i controllori sono presenti sulle linee più critiche, la sera pattuglie dedicate garantiscono legalità e tranquillità in un orario storicamente più delicato. Insieme, i due tasselli coprono l’intero arco della giornata, costruendo una continuità che finora era mancata.
Per i viaggiatori regolari, il cambiamento significa un clima più sereno a bordo, meno episodi di tensione e una maggiore tutela contro chi sfrutta il servizio senza pagare. Per i potenziali evasori, invece, diventa più difficile rischiare: salire senza biglietto vuol dire esporsi a una sanzione quasi certa.
Il valore della scelta è anche simbolico. Parlare di “presidi mobili” significa riconoscere che i mezzi pubblici sono un luogo di socialità e devono essere percepiti come sicuri quanto le strade o le piazze. La continuità operativa, dalle prime corse del mattino fino alle ultime ore serali, costruisce un filo rosso che lega regole e sicurezza, restituendo fiducia a chi ogni giorno sceglie tram e autobus per spostarsi.
Resta da capire se la sperimentazione potrà essere estesa a più linee e con quale sostenibilità economica, ma il segnale è chiaro: GTT non intende più limitarsi a controlli saltuari. La posta in gioco è alta, perché il trasporto pubblico si regge su un equilibrio fragile fatto di entrate tariffarie, qualità del servizio e fiducia dei cittadini. Ogni evasione in meno e ogni episodio di inciviltà evitato rappresentano un passo avanti non solo per l’azienda, ma per l’intera comunità che vive la città muovendosi su gomma e rotaia.
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