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08 Settembre 2025 - 09:17
Castellamonte torna a bere acqua dal rubinetto: rientrato l'allarme per Escherichia coli
Sollievo a Spineto, frazione di Castellamonte, dove i rubinetti tornano a scorrere senza la paura di contaminazioni. Dopo giorni passati con la pentola sul fuoco, costretti a far bollire l’acqua per almeno dieci minuti prima di poterla bere, cucinare o lavarsi i denti, i residenti possono finalmente archiviare l’allerta. Il sindaco ha infatti revocato l’ordinanza urgente emessa la scorsa settimana, a seguito della comunicazione ufficiale di SMAT che certifica la piena conformità dell’acquedotto ai parametri di legge.
La vicenda era esplosa nei primi giorni di settembre, quando i controlli microbiologici di Asl TO4 e Arpa Piemonte avevano evidenziato valori fuori norma. In particolare, dal campionamento del 1° settembre effettuato presso la fontanella pubblica erano emersi dati preoccupanti: 15 unità di batteri coliformi e 2 unità di Escherichia coli ogni 100 millilitri, un livello nettamente oltre i limiti fissati dal decreto legislativo 18/2023, che recepisce la normativa europea sulla qualità delle acque potabili. La misura drastica della bollitura obbligatoria si era resa dunque inevitabile, con disagi immediati per le famiglie della frazione.
A partire da quel momento si è messa in moto una macchina di intervento rapida e coordinata. SMAT, gestore del servizio idrico, ha agito con urgenza per individuare l’origine della contaminazione e ripristinare la piena sicurezza. Parallelamente, l’amministrazione comunale ha mantenuto un contatto costante con i tecnici e con le autorità sanitarie, aggiornando passo dopo passo i cittadini. In questo triangolo istituzionale – Comune, Asl, Arpa e gestore – si è costruita una gestione che ha permesso di ridurre i tempi dell’emergenza e di ristabilire la fiducia.
La notizia del ritorno alla normalità ha riportato serenità in paese. Non si tratta solo di un sollievo pratico, ma di una conquista simbolica: la possibilità di riaprire il rubinetto senza pensieri, dopo giorni vissuti con l’ansia di controllare e bollire l’acqua. L’ordinanza di revoca rappresenta il punto d’arrivo di un percorso breve ma intenso, che ha ricordato a tutti l’importanza di seguire le prescrizioni ufficiali nei momenti di emergenza.
La lezione che resta è chiara: solo una rete di controlli capillari e tempestivi può garantire standard elevati di qualità, come impone la normativa europea. La trasparenza dei dati, l’informazione puntuale e la collaborazione tra enti e gestori si sono rivelati determinanti per limitare rischi e incertezze. Spineto, per qualche giorno, ha fatto i conti con la fragilità del sistema idrico, ma ne esce con la conferma di un modello di gestione che ha funzionato.
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