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Dopo tre anni alla guida della Tenenza di Ciriè il comandante Felice Meo torna in Emilia

Il comandante Felice Meo saluta Ciriè e lascia il posto alla sottotenente Aurora Palmieri, giovane ufficiale in ascesa nell’Arma

Il Tenente Felice Meo

Il Tenente Felice Meo

Il comando della Tenenza dei Carabinieri di Ciriè cambia volto. Dopo tre anni alla guida del presidio territoriale, il tenente Felice Meo lascia il Canavese per approdare a Scandiano, un importante centro alle porte di Reggio Emilia. Un trasferimento che non segna soltanto un passaggio di consegne sul piano professionale, ma anche il riavvicinamento alla sua famiglia rimasta a Parma, città dove aveva già prestato servizio per oltre un decennio prima di approdare in Piemonte.

Il profilo del tenente Meo racconta una carriera costruita passo dopo passo, con ventotto anni di servizio alle spalle. Originario di Nola, in provincia di Napoli, e laureato in Scienze Giuridiche, ha vestito la divisa subito dopo il liceo, iniziando come carabiniere semplice. Le sue prime esperienze sono maturate in Sicilia, tra Palermo e Catania, in contesti complessi e delicati. Superato il concorso da maresciallo, ha trascorso un anno in Sardegna, nella Barbagia, prima di trasferirsi in Val Venosta, dove ha guidato per sette anni la stazione di Passo Resia.

Il periodo più lungo e significativo del suo percorso si è consumato a Parma, al reparto speciale dei Nas, con un incarico che lo ha visto per tredici anni impegnato nella tutela della filiera alimentare e nella lotta al doping. Qui ha seguito da vicino controlli in manifestazioni sportive di rilievo, dal ciclismo al podismo, fino al nuoto e ad altre discipline. Una competenza che ha portato in dote anche negli anni successivi, quando, dopo due anni alla Scuola Ufficiali di Roma, ha assunto il comando a Ciriè.

Nel congedarsi dalla città, Meo ha tracciato un bilancio di questi tre anni: «Sono stati tre anni intensi. Ho avuto un rapporto costante con le istituzioni, ho praticato l’ascolto del cittadino e mi sono arricchito. Arrivavo dal Nas, un reparto speciale, e tornare in un reparto territoriale mi ha arricchito e mi ha fatto riscoprire cose che non facevo da un po’. Mi sono messo a disposizione del cittadino. Per me questo era un punto fondamentale».

Parole che raccontano non solo il lavoro quotidiano ma anche la dimensione personale di un incarico che lo ha segnato positivamente: «Porterò un bel ricordo del Piemonte e del Canavese, fatto di persone meravigliose che mi hanno fatto sentire a casa».

Venerdì 5 settembre è stato il momento dei saluti ufficiali a Palazzo D'Oria dove il sindaco Loredana Devietti insieme all’assessore Fabrizio Fossati hanno salutato ufficialmente il Tenente Felice Meo "che per tre anni è stato a comando della stazione dei Carabinieri di Cirié, fornendo aiuto e sostegno alla nostra comunità, in maniera sempre professionale e con grande umanità - si legge nella pagina Facebook istituzionale del Comune -. La Città di Cirié dà un caloroso benvenuto al nuovo Comandante, il Tenente Aurora Palmieri".

Il Tenente Meo con il sindaco Loredana Devietti e l'assessore Fabrizio Fossati

Il Tenete Felice Meo davanti alla caserma dei carabinieri di Ciriè dov'è stato al comando per tre anni

Il suo trasferimento a Scandiano rappresenta dunque un ritorno all’Emilia, ma anche una nuova sfida in un territorio complesso, con la possibilità di continuare un percorso professionale di rilievo senza rinunciare alla vicinanza con la famiglia.

A Ciriè il testimone passa a Aurora Palmieri, sottotenente in arrivo dal Comando Legione Toscana. La sua nomina segna un momento importante anche sotto il profilo simbolico: rappresenta infatti una delle nuove figure femminili chiamate a ricoprire incarichi di comando nell’Arma, in un processo di rinnovamento che riflette un’evoluzione culturale e organizzativa interna ai Carabinieri. Palmieri porta con sé competenze maturate in un contesto regionale vasto e complesso, ma soprattutto incarna quel percorso di apertura che negli ultimi anni ha visto crescere il numero delle ufficiali nei reparti territoriali.

La scelta di affidarle la Tenenza di Ciriè non è soltanto una formalità burocratica, ma un segnale preciso: l’Arma intende valorizzare sempre di più figure giovani e capaci, superando barriere che fino a pochi anni fa sembravano insormontabili. Per la comunità locale, che in questi tre anni aveva imparato a conoscere lo stile operativo del tenente Meo, si apre una nuova fase, con una comandante che potrà dare continuità ma anche portare energie diverse.

Il Sottotenente Aurora Palmieri, guiderà la Tenenza di Cirié

Il passaggio di consegne, dunque, non riguarda soltanto i nomi e le carriere, ma rispecchia un movimento più ampio che attraversa l’intera istituzione. Da un lato l’esperienza consolidata di un ufficiale che torna vicino alla propria famiglia dopo anni di incarichi lontani, dall’altro la freschezza di una nuova ufficiale che incarna il volto più attuale dell’Arma.

A Ciriè, la caserma dei Carabinieri non perde di centralità, ma rilancia il suo ruolo in una fase storica in cui la presenza sul territorio resta un presidio imprescindibile di sicurezza e legalità.

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