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Pavone Canavese celebra i suoi comuni gemelli con un evento unico: “Quattro campanili all’ombra di un pavone”

Il 7 settembre quattro comunità che condividono lo stesso nome si ritroveranno per la prima volta, tra cerimonie solenni, costumi medievali e spettacoli di piazza

Pavone Canavese

Pavone Canavese celebra i suoi comuni gemelli con un evento unico

Non sarà una domenica qualunque quella del 7 settembre a Pavone Canavese, perché la festa patronale quest’anno si arricchisce di un significato nuovo: per la prima volta il comune canavesano riunirà i suoi omonimi gemelli, in un incontro che vuole sancire non solo la firma di un patto, ma un vero percorso condiviso di identità e tradizione. Dopo la visita dello scorso marzo a Pavone del Mella, in provincia di Brescia, e la firma ufficiale del gemellaggio con Pavone d’Alessandria e Pavone Valsabbia, le comunità tornano a stringersi, questa volta “all’ombra del pavone”, come recita il titolo della giornata.

Il programma delle celebrazioni è denso e scandito da momenti solenni e popolari. La mattina si aprirà alle 10 con il ricevimento ufficiale delle delegazioni nella sala consiliare, occasione formale per dare il benvenuto ai rappresentanti dei comuni gemelli e rafforzare lo spirito di amicizia che unisce queste realtà. Poco dopo, alle 10.30, la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea accoglierà la Messa solenne corale, momento centrale della giornata, in cui la spiritualità diventerà collante simbolico tra comunità diverse ma accomunate dallo stesso nome e dalla volontà di condividere un cammino.

Alle 11.30, il sagrato della chiesa si trasformerà in una scena d’altri tempi, con la cerimonia di benvenuto in abiti medievali. Sarà il primo vero tuffo nel passato, un omaggio alla storia di Pavone e alle radici culturali che hanno plasmato il paese, capace di trasformare un incontro istituzionale in una festa corale.

Il pomeriggio porterà la celebrazione in piazza, cuore pulsante della comunità. Dalle 15, il municipio diventerà il punto di ritrovo per un incontro pubblico con le associazioni locali, realtà che costituiscono il tessuto vivo del paese e che avranno l’occasione di raccontare il proprio impegno. A seguire, la piazza sarà animata da uno spettacolo di giocoleria medievale, manifestazioni ludico-sportive e danze popolari, pensate per coinvolgere non solo i cittadini ma anche gli ospiti delle delegazioni gemelle, in un intreccio di cultura, divertimento e partecipazione.

L’arte troverà il suo spazio all’Oratorio di Santa Marta, che ospiterà la mostra “Meraviglie in movimento” di Renzo Bonato. Non sarà solo un’esposizione visiva, ma anche un’occasione per rivivere il legame tra il paese e il suo passato, grazie alla proiezione del filmato “Ferie medievali”. Un racconto per immagini che accompagnerà i visitatori alla riscoperta delle tradizioni locali, offrendo un filo conduttore tra memoria e attualità.

Il titolo scelto per la giornata, “Quattro campanili all’ombra di un pavone”, non è un semplice slogan. È la sintesi poetica di un progetto che guarda lontano: quattro comunità legate dallo stesso nome che decidono di intrecciare i propri percorsi, unendo feste, celebrazioni e iniziative culturali. È la dimostrazione che i gemellaggi, se vissuti fino in fondo, possono superare i protocolli formali e trasformarsi in strumenti concreti di amicizia, scambio e crescita collettiva.

In un’epoca in cui spesso le comunità locali faticano a sentirsi protagoniste, Pavone Canavese sceglie di scommettere sull’identità condivisa, costruendo una rete che parte dal comune denominatore del nome ma si allarga a un’idea più ampia: quella di una comunità diffusa, capace di unire territori e tradizioni diverse sotto un simbolo comune.

Il 7 settembre, dunque, non sarà solo la festa patronale. Sarà il giorno in cui Pavone Canavese diventa crocevia di storie e tradizioni, con la volontà di scrivere una pagina che guardi al futuro senza dimenticare le radici.

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