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Mondiali di sci nautico a Recetto, Italia chiude al 5° posto: tre azzurri in finale ma niente medaglie

Benatti, Degasperi e Caruso tra i migliori, record personale per Caldarola: Abodi e Ponzani elogiano squadra e organizzazione

Mondiali di sci nautico

Mondiali di sci nautico (foto di repertorio)

Si sono conclusi a Recetto i Mondiali Open di sci nautico, che hanno visto l’Italia chiudere al 5° posto nella classifica generale. Un risultato senza medaglie ma che conferma comunque la crescita della nazionale azzurra, capace di piazzare tre atleti nelle finali.

In particolare, Nicholas Benatti ha terminato al nono posto nelle figure, Thomas Degasperi, leggenda di questa disciplina, si è classificato sesto nello slalom, mentre Brando Caruso ha chiuso undicesimo. Da segnalare anche il record personale di Francesco Caldarola, che nel salto ha raggiunto i 63 metri, e le buone prove nello slalom di Beatrice Ianni e Alice Bagnoli.

La rassegna iridata ha visto il dominio di Stati Uniti e Canada, che si sono spartiti le prime due posizioni del medagliere, seguiti dalla Francia.

Al termine della competizione, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi ha sottolineato: «È la prima volta per me a una competizione di sci nautico ed è stata una meravigliosa scoperta. Questo luogo naturale, che è stato preservato e recuperato e viene sistematicamente migliorato, è la testimonianza della progettualità e della lungimiranza della Fissw. A dimostrazione che queste discipline, partendo dallo sci nautico ma passando anche per il surf e il wakeboard, siano un'eccellenza già oggi, ma lo saranno ancor più nel futuro perché sono tipicamente giovanili. Ci auguriamo quindi ancora maggiore partecipazione».

Soddisfatto anche il presidente della Fissw, Claudio Ponzani, che ha dichiarato: «Abbiamo riportato in Italia un Mondiale di straordinaria qualità, la nostra squadra ha dato tutto, raggiungendo traguardi importanti: tre atleti in finale e un ottimo quinto posto a squadre. Chiunque è stato qui è andato via con il sorriso sulle labbra e con la voglia di tornare presto in Italia. Ed è questo, forse, il successo più grande».

Un bilancio che, al di là del medagliere, restituisce l’immagine di una nazionale competitiva e di un evento che ha saputo valorizzare il territorio e dare visibilità a discipline spesso considerate di nicchia, ma in forte crescita.

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