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Branchi di cinghiali a Mirafiori Sud: otto esemplari in corso Unione Sovietica

Avvistati almeno otto esemplari vicino al capolinea del 4. Presenze crescenti tra Nichelino, Bela Rosin e Orti Urbani

Branchi di cinghiali a Mirafiori Sud: otto esemplari in corso Unione Sovietica, vicino al tram 4

Branchi di cinghiali a Mirafiori Sud: otto esemplari in corso Unione Sovietica, vicino al tram 4

A Mirafiori Sud il confine tra città e natura si è fatto sottile: gli incroci non sono più solo tra tram e auto, ma anche con branchi di cinghiali...

L’ultimo avvistamento, ieri sera, venerdì 29 agosto, racconta una scena ormai meno rara di quanto si creda: almeno otto esemplari in corso Unione Sovietica, a ridosso del capolinea della linea 4. Un gruppo numeroso, non la solita comparsa solitaria, che certifica come la presenza degli ungulati non sia più eccezione ma nuova consuetudine del quartiere.

Secondo quanto emerge dal racconto raccolto, il branco si è mosso lungo corso Unione Sovietica, proprio vicino al capolinea del tram 4. Un passaggio ravvicinato a un nodo del trasporto pubblico e della viabilità, che rende tangibile il tema della convivenza tra fauna selvatica e routine urbana. Il numero degli animali – almeno otto – segnala un’aggregazione stabile, non un semplice attraversamento.

Gli ungulati sembrano aver trovato un corridoio favorevole nelle aree verdi che circondano Mirafiori Sud: il boschetto di Nichelino, i sentieri lungo il Sangone, la zona tra Bela Rosin e gli Orti Urbani. È qui che si moltiplicano le presenze, fino a lambire le strade del quartiere. Negli ultimi giorni sono stati segnalati passaggi in via Artom e in strada Castello di Mirafiori, a comporre una mappa di movimenti che disegna un perimetro preciso: le frange verdi che dialogano con la cintura sud della città.

“Non è più una sorpresa” è la frase che meglio riassume l’atmosfera: gli avvistamenti non sono isolati e l’andamento suggerisce una familiarità crescente degli animali con i margini urbani. Le cause puntuali non sono dettagliate nel resoconto, ma i fatti elencati – branchi numerosi, percorsi ricorrenti, vicinanza a parchi e orti – delineano uno schema: gli spazi periurbani funzionano da rifugio e da via di transito. Per residenti e pendolari significa abituarsi a un’attenzione diversa, specie nelle ore serali, quando i cinghiali tendono a spostarsi.

All’interno del testo compare anche un rimando a un articolo dedicato al tema dell’anticipo della caccia in Piemonte al 1° settembre: un segnale di come la questione cinghiali, da cronaca di quartiere, si intrecci con scelte di gestione faunistica di più ampio respiro. Al di là delle posizioni, il moltiplicarsi delle segnalazioni nel raggio di Mirafiori Sud pone una domanda semplice e concreta: come governare una presenza che ormai fa parte del paesaggio, riducendo rischi e disagi senza rinunciare alla qualità degli spazi verdi?

I dati parlano chiaro: almeno otto esemplari visti ieri sera in corso Unione Sovietica, avvistamenti ripetuti su via Artom e strada Castello di Mirafiori, frequentazione costante delle aree tra Nichelino, il Sangone, Bela Rosin e gli Orti Urbani. Un mosaico che chiede coordinamento e pragmatismo. La città, in questa porzione sud, è un ecosistema in cui i confini si sfumano: riconoscerlo è il primo passo per trovare risposte efficaci e misurate, all’altezza di un quartiere che non vuole rinunciare né alla sicurezza né alla sua vocazione verde.

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