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Torino saluta monsignor Nosiglia. Leone XIV: "Pastore mite e saggio, vicino ai fragili e fedele al popolo"

Il cardinal Repole ha letto il messaggio inviato dal Pontefice. Autorità civili e religiose unite nel cordoglio

Torino saluta monsignor Nosiglia, Leone XIV: "Pastore mite e saggio, vicino ai fragili e fedele al popolo"

Torino saluta monsignor Nosiglia, Leone XIV: "Pastore mite e saggio, vicino ai fragili e fedele al popolo"

Il Duomo di Torino si è riempito per l’ultimo saluto a monsignor Cesare Nosiglia venerdì 29 agosto, arcivescovo emerito della città, scomparso mercoledì a 80 anni. A presiedere la celebrazione funebre è stato il cardinale Roberto Repole, suo successore, che ha dato voce anche al messaggio inviato da Papa Leone XIV.

Il Pontefice ha ricordato Nosiglia come «un pastore mite e saggio, sempre fedele al popolo e sollecito verso le persone più fragili», parole che hanno suscitato commozione tra i presenti e che hanno restituito l’immagine di un ministero vissuto con discrezione, forza spirituale e attenzione costante ai più deboli.

Cesare Nosiglia aveva guidato l’arcidiocesi torinese dal 2010 al 2022, dopo essere stato vescovo di Vicenza, e aveva ricoperto ruoli di rilievo nella Conferenza Episcopale Italiana, di cui fu vicepresidente dal 2010 al 2015. La sua lunga esperienza pastorale si era formata tra Roma, Vicenza e il Piemonte, unendo alla missione ecclesiale l’impegno per il dialogo e la dimensione sociale del Vangelo.

Attorno al feretro si sono raccolte non solo le comunità torinesi, ma anche rappresentanze delle diocesi di Roma, Vicenza, Susa e di altre realtà ecclesiali italiane. Un segno di quanto vasto fosse il raggio della sua azione e della sua presenza.

Al funerale erano presenti molte autorità civili e militari. Tra queste il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che hanno espresso vicinanza alla Chiesa torinese e alla famiglia del vescovo. La loro presenza ha sottolineato come Nosiglia fosse una figura capace di dialogare con tutti i mondi, ecclesiastici e istituzionali.

Nell’omelia, il cardinale Repole ha tracciato un ricordo intenso: «Oggi diamo l’addio a un sacerdote e a un vescovo la cui vita e il cui ministero sono stati così vasti e così intensi che non hanno bisogno di alcuna presentazione». Ha poi aggiunto che la cattedrale gremita esprime il senso di gratitudine che la comunità conserva per un pastore che ha lasciato un’impronta profonda, fatta di prossimità e di ascolto.

Il funerale di monsignor Nosiglia si è trasformato in un momento di unità e raccoglimento per Torino e per l’intero Piemonte, ma anche in una celebrazione di un ministero episcopale vissuto fino in fondo nella fedeltà al Vangelo e nell’attenzione alle persone.

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