Cerca

Cronaca

Paura per Cesare Nosiglia, l’arcivescovo emerito di Torino ricoverato in ospedale per polmonite

L’arcivescovo emerito di Torino, 80 anni, in cura per polmonite; situazione seria ma non in pericolo

Nosiglia ricoverato al Gradenigo: polmonite, condizioni serie ma stabili

Nosiglia ricoverato al Gradenigo: polmonite, condizioni serie ma stabili

L’arcivescovo emerito di Torino Cesare Nosiglia è ricoverato da alcuni giorni all’ospedale Gradenigo per una polmonite. Le sue condizioni, considerate serie, richiedono la massima cautela, ma non destano per ora allarme immediato sulla sua vita. L’età avanzata, 80 anni compiuti lo scorso 5 ottobre, spinge i sanitari a mantenere un costante monitoraggio.

Nato a Rossiglione nel 1944 e cresciuto a Campo Ligure, Nosiglia ha seguito la formazione nei seminari di Acqui Terme e Rivoli, venendo ordinato sacerdote nel 1968 dal vescovo Giuseppe Dell’Omo. Dopo aver conseguito la licenza in teologia e in Sacra Scrittura a Roma, ha collaborato con le parrocchie capitoline di San Giovanni Battista de Rossi e San Filippo Neri, prima di assumere incarichi di rilievo nell’Ufficio Catechistico Nazionale, dove rimase vent’anni, fino a diventarne direttore.

La sua carriera episcopale iniziò nel 1991, quando papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo ausiliare di Roma e titolare di Vittoriana. Nel 1996 divenne vicegerente della diocesi di Roma, con il titolo di arcivescovo. In quegli anni fu anche membro e presidente di diverse commissioni della Conferenza Episcopale Italiana, fino a guidare l’educazione cattolica e la scuola a livello nazionale e internazionale.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella giunge con la figlia Laura al Duomo di Torino, ad accoglierli Mons. Cesare Nosiglia, Custode pontificio della Sindone (2018)

Nel 2003 fu chiamato alla guida della diocesi di Vicenza, dove affrontò anche la drammatica alluvione del 2010, sospendendo ogni impegno per restare vicino alla popolazione colpita. Nello stesso anno venne nominato vicepresidente per l’Italia settentrionale della CEI.

Nel 2010 papa Benedetto XVI lo scelse come arcivescovo metropolita di Torino, affidandogli anche l’incarico di custode pontificio della Santa Sindone. Dal 2011 al 2022 fu presidente della Conferenza episcopale piemontese, mentre dal 2019 al 2022 ricoprì anche il ruolo di amministratore apostolico della diocesi di Susa.

Il suo nome è legato a momenti centrali della vita religiosa torinese, come l’ostensione della Sindone del 2015, che vide la partecipazione di migliaia di giovani e la visita di papa Francesco, da lui accompagnato anche nella storica visita al Tempio Valdese. Nello stesso anno pronunciò la prolusione al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze. Nel 2017 firmò la lettera pastorale Maestro dove abiti?, interamente dedicata ai giovani, e nel 2019 lanciò il Servizio per l’Apostolato Digitale, prima esperienza del genere in Italia.

Dopo le dimissioni accettate nel febbraio 2022, Nosiglia è rimasto a Torino come arcivescovo emerito, risiedendo presso la parrocchia della Madonna Addolorata al Pilonetto.

La notizia del suo ricovero ha colpito il mondo ecclesiastico e i fedeli piemontesi, che ricordano la sua lunga guida spirituale e il ruolo da protagonista nei momenti più significativi della vita religiosa e sociale della città. L’auspicio è che le cure possano consentirgli un rapido recupero.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori