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Città del Vaticano

Roberto Repole tra i 21 nuovi cardinali: l’appello di Papa Francesco all’unità e al servizio

Durante la solenne cerimonia in San Pietro, il Pontefice invita i nuovi porporati a seguire la strada di Gesù, mettendo al centro la comunione e la cura dei più fragili

L'Arcivescovo di Torino Roberto Repole Elevato a Cardinale: Un Nuovo Capitolo per la Chiesa Italiana

L'Arcivescovo di Torino Roberto Repole Elevato a Cardinale: Un Nuovo Capitolo per la Chiesa Italiana

CITTÀ DEL VATICANO – Nella solenne cornice della Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha presieduto oggi il Concistoro ordinario pubblico per l'ordinazione di 21 nuovi cardinali, evento che sottolinea la dimensione universale della Chiesa e il suo impegno per il servizio pastorale. La cerimonia, ricca di significati simbolici e spirituali, ha visto il Pontefice conferire ai nuovi porporati la berretta rossa, l'anello cardinalizio e l’assegnazione di una chiesa di Roma, un segno tangibile di partecipazione alla sollecitudine del Papa per la Chiesa universale.

Tra i 21 nuovi cardinali, cinque italiani: Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, Baldassare Reina, vicario generale del Papa per la Diocesi di Roma, Fabio Baggio, sotto-segretario del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli, e Angelo Acerbi, nunzio apostolico emerito. Acerbi, unico ultra-ottantenne tra i nuovi cardinali, non sarà elettore in caso di conclave ma ha assunto un ruolo centrale durante la cerimonia, pronunciando l’indirizzo di omaggio e ringraziamento a nome di tutti.

"La famiglia umana è sconvolta e sfigurata da disuguaglianze, guerre e povertà in tante parti del mondo", ha detto Acerbi, esprimendo il desiderio di un futuro pacificato e sottolineando l’importanza degli appelli incessanti del Papa per la pace. "Come segno ed espressione di riconoscenza a Vostra Santità, vogliamo unirci alla Sua preghiera perché dal Cuore di Cristo scorrano per tutti noi fiumi di acqua viva", ha concluso.

Durante l’omelia, Papa Francesco ha rivolto un messaggio incisivo ai nuovi cardinali, invitandoli a essere costruttori di unità e comunione, ponendo al centro del loro ministero la figura di Cristo. Commentando il passo del Vangelo di Marco (10,32-45), il Pontefice ha evidenziato i pericoli della competizione e delle ambizioni personali, che possono minare l’unità della Chiesa. "Il tarlo della competizione distrugge l'unità. Questo può succedere anche a noi, che il nostro cuore perda la strada, lasciandosi abbagliare dal fascino del prestigio e dalla seduzione del potere", ha ammonito.

Badate bene a fare la strada di Gesù...

Francesco ha poi spiegato che essere cardinali significa fare la strada di Gesù, mettendo Lui al centro di tutto. "Nella vita spirituale e pastorale rischiamo spesso di concentrarci sui contorni, dimenticando l'essenziale. Abbiamo bisogno di ritornare al centro, di spogliarci di ciò che è superfluo e di rivestirci di Cristo", ha aggiunto, ricordando che il termine "cardinale" stesso richiama il ruolo di cardine, un punto fermo che sostiene e orienta.

Il Papa ha inoltre sottolineato la necessità di coltivare una spiritualità dell’incontro: "Gesù non fa mai la strada da solo. È venuto per curare le ferite dell’uomo, alleviare i pesi del cuore, rimuovere i macigni del peccato e spezzare le catene della schiavitù". Questa attenzione verso gli altri, in particolare verso i più fragili, deve animare il servizio dei cardinali, che il Papa ha definito “artigiani di comunione e testimoni di fraternità”.

La scelta dei nuovi cardinali riflette la dimensione globale e multiculturale della Chiesa cattolica. Accanto agli italiani, figurano personalità provenienti da tutto il mondo: Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio, arcivescovo di Lima; Vicente Bokalic Iglic, arcivescovo di Santiago del Estero (Argentina); Tarcisio Isao Kikuchi, arcivescovo di Tokyo; Ladislav Nemet, arcivescovo di Belgrado e primo cardinale della Serbia; e Mykola Bychok, vescovo di Melbourne degli Ucraini (Australia). Questa varietà testimonia l’universalità della Chiesa e il suo impegno a rappresentare tutte le culture e le realtà locali.

Tra i nuovi cardinali spiccano anche figure con ruoli chiave nella diplomazia vaticana e nella Curia, come Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della Basilica papale di Santa Maria Maggiore, e George Jacob Koovakad, coordinatore dei viaggi apostolici del Papa. La loro presenza sottolinea l’importanza di una Chiesa aperta al mondo e impegnata nelle relazioni internazionali.

La cerimonia ha seguito il rito tradizionale: dopo l’orazione e la lettura del Vangelo, il Papa ha letto la formula di creazione e proclamato solennemente i nomi dei nuovi cardinali. Questi, uno alla volta, si sono inginocchiati dinanzi al Pontefice per ricevere la berretta e l’anello, segni distintivi del loro nuovo ruolo. Successivamente, Francesco ha assegnato loro una chiesa di Roma, simbolo della loro collaborazione con il Vescovo di Roma, e ha consegnato la Bolla di creazione cardinalizia.

Il momento più toccante è stato l’abbraccio di pace tra il Papa e ciascun cardinale, un gesto che ha suggellato il legame spirituale e pastorale tra Francesco e i suoi nuovi collaboratori. La celebrazione si è conclusa con una riflessione sull’importanza di mantenere Cristo come punto cardinale della propria vita e del proprio ministero.

Papa Francesco ha ribadito il compito cruciale dei nuovi cardinali: portare il messaggio di speranza e unità in un mondo segnato da conflitti e disuguaglianze. "Ritornare al cuore per rimettersi sulla strada di Gesù: di questo abbiamo bisogno. E oggi, in particolare a voi, cari Fratelli, vorrei dire: badate bene a fare la strada di Gesù".

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L'arcivescovo di Torino e vescovo di Susa Roberto Repole, tra i ventuno cardinali ordinati domenica pomeriggio da Papa Francesco, nella basilica di San Pietro, ha ricevuto il titolo di Gesù Divino Maestro alla Pineta Sacchetti. Repole è nato a Torino il 29 gennaio 1967, poi cresciuto a Druento e Givoletto, nel Torinese.

In seminario a undici anni, ha studiato filosofia e teologia a Torino e ha ricevuto l'ordinazione presbiterale dal cardinale Giovanni Saldarini il 13 giugno 1992. Vicario di una parrocchia a Torino dal 1992 al 1996, ha proseguito gli studi di Teologia sistematica alla Pontificia università gregoriana a Roma, con licenza nel 1998 e dottorato nel 2001 con una tesi sul pensiero di Henri de Lubac in dialogo con Gabriel Marcel.

Dal 2001 ha insegnato Teologia sistematica alla sede parallela di Torino della Facoltà teologica dell'Italia settentrionale e all'Istituto superiore di Scienze religiose della stessa città.

Canonico della Real chiesa di San Lorenzo a Torino dal 2010, è stato presidente dell'Associazione teologica italiana dal 2011 al 2019 e preside della sezione di Torino della Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale e collaboratore della parrocchia Santa Maria della Stella a Druento.

È stato anche membro del cda dell'Agenzia della Santa Sede per la valutazione e la promozione della qualità delle Università e Facoltà ecclesiastiche (Avepro) dal 2016. Tra gli altri incarichi di questi anni, quello di coordinatore della pastorale universitaria, di membro della Commissione ecumenica, di assistente ecclesiastico diocesano del Movimento ecclesiale di impegno culturale (Meic) e di membro del Consiglio presbiterale diocesano.

Tra le sue pubblicazioni ci sono Il pensiero umile. In ascolto della Rivelazione (Città Nuova 2007), Come stelle in terra. La Chiesa nell'epoca della secolarizzazione (Cittadella 2012), La Chiesa e il suo dono. La missione fra teologia ed ecclesiologia(Queriniana 2019).

Il 19 febbraio 2022 papa Francesco lo aveva nominato 95/o arcivescovo metropolita di Torino e vescovo di Susa, ricevendo l'ordinazione il 7 maggio dello stesso anno da monsignor Cesare Nosiglia. Nel corso della sessione autunnale, che si è svolta a Matera dal 20 al 22 settembre 2022, il Consiglio episcopale permanente della Cei lo ha nominato membro della Commissione episcopale per l'Educazione cattolica, la scuola e l'università.

Nella riunione del 5 e 6 ottobre 2022 ad Aosta i vescovi di Piemonte e Valle d'Aosta lo hanno eletto vicepresidente della Conferenza episcopale di Piemonte e Valle d'Aosta.

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Celebrazione in Vaticano: le autorità torinesi e piemontesi al fianco del nuovo cardinale Roberto Repole

Alla solenne celebrazione in Vaticano hanno partecipato oggi le principali autorità civili di Torino e del Piemonte. Tra i presenti, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il prefetto Donato Cafagna, il presidente della Corte d'Appello Edoardo Barelli Innocenti, oltre a rappresentanti delle amministrazioni locali dei Comuni di Givoletto e Druento.

Significativa anche la presenza delle autorità religiose: il vescovo ausiliare di Torino, monsignor Alessandro Giraudo, il vescovo emerito di Susa, monsignor Alfonso Badini Confalonieri, insieme a rappresentanti del consiglio episcopale e del clero di Torino e Susa, oltre a numerose religiose e religiosi.

Alla cerimonia hanno preso parte oltre 250 fedeli, tra cui amici, parenti, seminaristi, parrocchiani delle comunità di Druento, Givoletto e della parrocchia Santissimo Nome di Maria di Torino, oltre a dipendenti e direttori della Curia metropolitana.

Dopo la celebrazione, dalle 17.30 alle 19.30, il neocardinale Roberto Repole ha accolto fedeli, amici e autorità nell'Aula della Benedizione del Palazzo Apostolico per le tradizionali visite di cortesia. Domani mattina, alle 9.30, parteciperà nella Basilica di San Pietro alla celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre, insieme agli altri nuovi cardinali e al Collegio cardinalizio.

“L’impegno per chi sta ai margini, l’attenzione rivolta al mondo del lavoro e alle necessità di persone e comunità, la volontà di coinvolgere i giovani: la missione pastorale di monsignor Repole è costantemente calata in una dimensione pragmatica, aperta al confronto, inserita nella città e nel territorio”, ha dichiarato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che ha sottolineato come “l’occasione odierna rappresenti un’opportunità per ribadire quella preziosa comunità di intenti che porta a lavorare insieme per il bene di tutti. È un cammino condiviso che contribuisce a farci guardare al futuro con coraggio e speranza”.

“Partecipare alla cerimonia solenne è stata davvero una grande emozione”, ha proseguito Lo Russo. “Abbiamo accolto l’invito con gioia e siamo particolarmente orgogliosi di poter celebrare con lui a Roma un riconoscimento che coinvolge non solo la diocesi, ma anche tutta la comunità e la nostra città. Il neo cardinale porta avanti un impegno che si inserisce pienamente in quella dimensione di cura per gli altri che ha da sempre caratterizzato la storia di Torino”.

Il sindaco ha infine espresso le congratulazioni “da parte di tutta Torino”, celebrando il riconoscimento che valorizza la città e la sua vocazione di attenzione al sociale.

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Ecco l'elenco dei 21 nuovi cardinali creati da Papa Francesco nel Concistoro del 7 dicembre 2024:

  1. Angelo Acerbi (Italia), Nunzio Apostolico emerito.
  2. Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio (Perù), Arcivescovo di Lima.
  3. Vicente Bokalic Iglic C.M. (Argentina), Arcivescovo di Santiago del Estero.
  4. Luis Gerardo Cabrera Herrera O.F.M. (Ecuador), Arcivescovo di Guayaquil.
  5. Fernando Natalio Chomalí Garib (Cile), Arcivescovo di Santiago del Cile.
  6. Tarcisio Isao Kikuchi S.V.D. (Giappone), Arcivescovo di Tokyo.
  7. Pablo Virgilio Siongco David (Filippine), Vescovo di Kalookan.
  8. Ladislav Nemet S.V.D. (Serbia), Arcivescovo di Belgrado.
  9. Jaime Spengler O.F.M. (Brasile), Arcivescovo di Porto Alegre.
  10. Ignace Bessi Dogbo (Costa d'Avorio), Arcivescovo di Abidjan.
  11. Jean-Paul Vesco O.P. (Algeria), Arcivescovo di Algeri.
  12. Dominique Joseph Mathieu O.F.M. Conv. (Iran), Arcivescovo di Teheran-Ispahan.
  13. Roberto Repole (Italia), Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa.
  14. Baldassare Reina (Italia), Vicario Generale del Papa per la Diocesi di Roma.
  15. Frank Leo (Canada), Arcivescovo di Toronto.
  16. Rolandas Makrickas (Lituania), Arciprete Coadiutore della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.
  17. Mykola Bychok C.Ss.R. (Australia), Vescovo di Melbourne degli Ucraini.
  18. Timothy Peter Joseph Radcliffe O.P. (Regno Unito), Teologo e Maestro Emerito dell'Ordine dei Predicatori.
  19. Fabio Baggio C.S. (Italia), Sotto-Segretario del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale.
  20. George Jacob Koovakad (India), Coordinatore dei Viaggi Apostolici del Papa.
  21. Domenico Battaglia (Italia), Arcivescovo di Napoli.
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