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22 Agosto 2025 - 09:40
Temporale con grandine fino a 4 centimetri devasta il Novarese
Un pomeriggio che sembrava d’agosto si è trasformato in pochi minuti in un campo di battaglia tra lampi, tuoni e grandine grossa come noci. Alle ore 18:50 di giovedì 21 agosto un violento sistema temporalesco ha colpito il Novarese, arrivando dal Varesotto e scaricando tutta la sua potenza soprattutto nei comuni a ridosso del Ticino. I chicchi hanno raggiunto diametri tra i 3 e i 4 centimetri, abbastanza da danneggiare auto, tetti e colture. Scene di paura a Galliate, dove intorno alle 18:10 la grandinata ha imbiancato le strade come in pieno inverno, accompagnata da raffiche di vento e pioggia torrenziale.
Il fenomeno non si è fermato lì. Secondo le segnalazioni raccolte dai centri meteorologici, la cella temporalesca si è mossa rapidamente verso sud-ovest, con traiettoria diretta sul Vercellese e sulle colline del Po, per poi minacciare anche il Torinese e l’Astigiano. Una corsa che ha alimentato la preoccupazione per possibili nuovi episodi di grandine e allagamenti.
Le prime testimonianze parlano di parabrezza incrinati, giardini devastati e campi di mais e riso colpiti in piena maturazione, con danni che rischiano di compromettere parte del raccolto. La grandine caduta con tale intensità in pieno agosto rappresenta un colpo durissimo per l’agricoltura locale, già provata dalle ondate di calore dei giorni scorsi.
Il sistema temporalesco, di origine convettiva, è stato alimentato dal forte contrasto tra masse d’aria calda e umida provenienti da sud e correnti più fresche in arrivo dal nord-ovest. Proprio questo squilibrio ha favorito lo sviluppo di celle temporalesche autorigeneranti, in grado di mantenersi attive per ore e di scaricare precipitazioni intense in aree circoscritte.
Il ricordo va subito ad altri episodi estremi che hanno colpito il Piemonte negli ultimi anni, con grandinate fuori scala che hanno distrutto interi raccolti di frutta, compromesso vigneti e danneggiato migliaia di veicoli. Una scia di eventi che non può più essere derubricata a semplice “maltempo estivo”, ma che si inserisce in un contesto di clima sempre più instabile, dove fenomeni violenti diventano frequenti e imprevedibili.
Al momento non risultano feriti, ma le squadre dei Vigili del Fuoco hanno ricevuto decine di chiamate per tetti danneggiati e strade invase dall’acqua. Nel Novarese le pattuglie della Polizia Locale e i Carabinieri hanno presidiato le principali arterie stradali, rese scivolose dalla grandine accumulata.
La perturbazione, in costante movimento verso sud-ovest, mantiene alta l’attenzione dei comuni interessati. In particolare, l’area del Vercellese e le colline del Monferrato restano sotto osservazione per possibili nubifragi e grandinate nelle ore successive.
Un’altra giornata che lascia il segno, con la natura a ricordare ancora una volta la sua forza imprevedibile. Il 21 agosto 2025 resterà inciso nella memoria dei novaresi come l’ennesimo pomeriggio in cui il cielo, improvvisamente, si è trasformato in una minaccia.
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