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Cronaca
09 Agosto 2025 - 10:33
Orso in Piemonte: notte di paura in Valgrande per due escursionisti
Una notte in tenda che si trasforma in un racconto da brividi. È successo nella zona di Vald, nel cuore del Parco Nazionale della Valgrande, dove due escursionisti tedeschi – padre e figlio – hanno deciso di passare la notte sotto le stelle. Un’idea romantica, fino a quando, nel silenzio della montagna, un fruscio pesante e il rumore di passi li hanno convinti che nei dintorni ci fosse un orso. La paura ha fatto il resto: telefonata al 112 e richiesta di aiuto. Le autorità stanno ancora valutando come intervenire, ma non ci sarebbero stati episodi di aggressività.
Il sospetto, secondo fonti locali, è che il protagonista dell’inquietudine sia M29, il plantigrado maschio monitorato da anni in Piemonte, arrivato dal Trentino dopo una lunga dispersione. Un orso che finora non ha mai mostrato comportamenti pericolosi verso l’uomo, ma la cui sola presenza basta a far accelerare il battito a chi non è abituato a condividere la montagna con un predatore.
Negli ultimi mesi il Vco ha segnalato più volte la presenza di M29, spesso immortalato dalle fototrappole mentre si aggira di notte nei boschi. Per il Parco, la sua presenza è un segno di biodiversità e di buon funzionamento dell’ecosistema, ma per chi si trova improvvisamente a pochi metri da lui è difficile mantenere la calma.
Non è il momento di improvvisare. Gli esperti raccomandano alcune semplici regole: niente panico, niente fughe, niente gesti bruschi. Se l’orso è distante, fatti sentire parlando a voce ferma, in modo che sappia che sei umano e non una potenziale preda. Mantieni il cane al guinzaglio e non lasciare cibo o rifiuti in giro. Se l’orso è vicino, fermati, evita di fissarlo negli occhi, indietreggia lentamente di lato e non voltargli mai le spalle. Non arrampicarti sugli alberi: è più veloce di quanto pensi. Se sei in gruppo, restate uniti. L’obiettivo è sempre lo stesso: dare all’orso lo spazio per andarsene.
In Italia vivono due popolazioni principali di orso bruno: quella alpina, con epicentro in Trentino-Alto Adige e presenze in Friuli e Piemonte, e quella dell’orso marsicano, limitata all’Appennino centrale, con appena 55-85 esemplari. Gli orsi sulle Alpi sono frutto di progetti di reintroduzione, come il “Life Ursus”, e si spostano anche per centinaia di chilometri alla ricerca di territori liberi. Il Piemonte, negli ultimi anni, ha visto passaggi sporadici, ma M29 è ormai diventato una presenza stabile nella Valgrande. La convivenza tra uomo e orso resta una sfida: da un lato la necessità di tutelare una specie simbolo, dall’altro la sicurezza di chi frequenta boschi e sentieri.
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