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06 Agosto 2025 - 12:09
“Titoli non valorizzati”: il sindacato si ribella al regolamento dell’Asl To4
Il direttore generale dell’Asl To4, Luigi Vercellino, finisce ancora una volta nell’occhio del ciclone. Questa volta a sollevare il polverone è il sindacato Nursing Up, che si rifiuta di firmare il nuovo regolamento per la Progressione Economica Orizzontale del personale del comparto (DEP). Il motivo? Semplice: «Non valorizza i titoli formativi e professionali dei dipendenti».
A denunciarlo è il sindacalista Marco Boccacciari, referente di Nursing Up per l’Asl To4, che non usa giri di parole: «Siamo costretti a prendere atto che l’attuale proposta di regolamento esclude, di fatto, il valore dei percorsi formativi e professionali nella progressione economica del personale. Questo significa non solo negare il merito a infermieri, professionisti sanitari e Oss che si impegnano nell’aggiornamento continuo, ma anche disincentivare la crescita professionale in un momento in cui la qualità e la specializzazione dovrebbero essere al centro della sanità pubblica».
Il cuore della contestazione è proprio lì: in un regolamento che, secondo il sindacato, ignora l’equità e penalizza chi investe in formazione post-base. Una scelta che cozza con il Contratto Collettivo Nazionale e con lo stesso regolamento adottato dall’azienda per il 2024.
La direzione dell’Asl, guidata da Vercellino, avrebbe deciso di andare avanti comunque, applicando il principio del voto a maggioranza. Una scelta che, secondo Nursing Up, potrebbe avere conseguenze gravi nel lungo periodo: «L’amministrazione ha scelto di non considerare le ricadute future sulle risorse umane dell’azienda», attacca ancora Boccacciari.
Ma non è finita qui. Ad alzare ulteriormente i toni è Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato per Piemonte e Valle d’Aosta: «La situazione dell’Asl To4 è la fotografia di quanto accade in molte aziende sanitarie piemontesi. In un contesto già segnato da carenze di personale, aumento dei carichi di lavoro e attività improprie, non riconoscere il valore dei titoli formativi rischia di peggiorare ulteriormente l’attrattività della sanità pubblica».
Parole pesanti, che lasciano poco spazio ai fraintendimenti. Il messaggio è chiaro: senza un riconoscimento del merito, la sanità pubblica perde attrattiva. E a farne le spese sono proprio i professionisti che ogni giorno mandano avanti reparti e ambulatori.
Luigi Vercellino, intanto, incassa l’ennesima polemica. Dopo i nodi irrisolti sul personale, sulle liste d’attesa e sulle relazioni sindacali, ecco un altro fronte aperto.
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