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Appende uno striscione per i bimbi di Gaza ma i vigili glielo fanno rimuovere. Motivo? “Lede il decoro...”

Il lenzuolo riportava una frase contro la guerra, affisso su un balcone privato. Vergogna e polemiche

Appende uno striscione per i bimbi di Gaza ma i vigili glielo fanno rimuovere. Motivo?  “Lede il decoro...”

Appende uno striscione per i bimbi di Gaza ma i vigili glielo fanno rimuovere. Motivo? “Lede il decoro...”

"Bisogna stare in silenzio quando i bambini dormono e non quando muoiono".

È questa la frase scritta su un lenzuolo bianco appeso a un balcone di un’abitazione privata a Vercelli, in riferimento al massacro di civili nella Striscia di Gaza. Uno striscione che ha suscitato emozione ma anche polemiche. È stato infatti rimosso dalla Polizia municipale, facendo scoppiare un caso politico in città.

Il Partito Democratico e la lista civica Bagnasco sindaco hanno subito presentato un’interrogazione urgente per chiedere chiarimenti su quanto accaduto: "Vogliamo sapere se la rimozione sia partita da un'iniziativa del comandante della polizia locale, se il comandante stesso sia stato sollecitato da qualche membro dell’amministrazione comunale, e quale sia l’orientamento della giunta comunale nei confronti della strage di bambini che si sta perpetrando a Gaza".

Nel testo dell’interrogazione, i firmatari sottolineano che "il messaggio dello striscione non contiene espressioni offensive né lesive del pudore ma, al contrario, ha un alto valore morale nei confronti di un dramma che commuove tutto il mondo".

A stretto giro è arrivata la replica della Giunta comunale, che ha escluso ogni intento politico, spiegando in una nota che la rimozione "non è avvenuta per motivi politici, bensì in ottemperanza all’articolo 104 del regolamento della polizia locale: divieto di affiggere manifesti, stampati e simili sui fabbricati".

La stessa amministrazione ha voluto sottolineare la propria posizione con una dichiarazione ufficiale: "L’amministrazione comunale vuole ribadire la massima solidarietà nei confronti dei bambini che sono vittime di tutte le guerre purtroppo ancora in corso nel mondo".

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