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31 Luglio 2025 - 10:59
Ciriè prima città in Piemonte a permettere la sepoltura con i propri animali
A Ciriè, il legame tra esseri umani e animali da compagnia entra ufficialmente anche nel mondo dell’eternità. Alla fine di luglio 2025, il consiglio comunale ha approvato un nuovo regolamento di polizia mortuaria che apre la strada a una possibilità finora mai concessa in Piemonte: la tumulazione delle ceneri degli animali domestici nei loculi o nelle cellette del cimitero di via Corio, a fianco dei loro proprietari. Una decisione che non riguarda solo le norme tecniche, ma tocca la sfera più profonda dell’affetto e del lutto, riconoscendo l’importanza emotiva e familiare degli animali nella vita delle persone.
La norma, proposta dall’assessore ai servizi demografici e cimiteriali Fabrizio Fossati, fissa alcune condizioni: le ceneri potranno essere tumulate solo se l’animale è deceduto prima del proprietario e solo se quest’ultimo ne è in possesso diretto. Un punto chiave che conferisce alla nuova possibilità un valore simbolico preciso, nel rispetto della volontà personale e della relazione unica che lega ogni animale al proprio umano. Non si tratta, quindi, di un generico ampliamento delle sepolture, ma di una scelta affettiva, che consente a chi ha vissuto accanto a un cane, un gatto o un altro compagno fedele di proseguire idealmente insieme anche oltre la morte.
È un passo importante non solo per il Comune di Ciriè, ma per l’intero panorama piemontese, dove finora nessuna amministrazione aveva previsto una norma simile. La misura risponde a una richiesta silenziosa ma diffusa, che emerge nei gesti quotidiani di chi considera gli animali membri della famiglia a pieno titolo. La morte, in questi casi, non interrompe il legame, ma lo trasforma: per molti, sapere di poter condividere lo spazio del riposo eterno con il proprio animale significa ricevere conforto e continuità.
Questo cambiamento si inserisce in un percorso coerente intrapreso dall’amministrazione già cinque anni fa, quando si decise di modificare il regolamento cimiteriale per consentire l’ingresso degli animali da compagnia nei luoghi di sepoltura. All’epoca, un episodio spiacevole – una coppia allontanata perché aveva portato con sé il proprio cagnolino – aveva acceso un dibattito locale. Da quel momento, Ciriè aveva iniziato a ripensare i propri spazi pubblici in chiave più inclusiva, e a considerare i cimiteri non solo come luoghi di memoria, ma anche come luoghi di rispetto per tutte le relazioni affettive, umane e non umane.
Oggi quel percorso si arricchisce di un nuovo tassello, destinato a fare scuola. L’Italia, pur avendo assistito a qualche sporadica apertura in altri comuni, non ha ancora una normativa nazionale che regoli questi aspetti. Ciriè si candida così a diventare un modello da imitare, capace di coniugare umanità, diritto e sensibilità. Perché la perdita di un animale è un lutto a tutti gli effetti, e poter affrontare quel dolore con strumenti adeguati – anche simbolici – è una forma di civiltà.
Il nuovo regolamento, già operativo, prevede che i cittadini possano richiedere espressamente di tumulare le ceneri dei propri animali nel loculo acquistato per sé o per un proprio caro, purché si rispettino i criteri stabiliti. Non si tratta di sepolture classiche, ma di piccole urne custodite all’interno del loculo umano, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e con una registrazione che garantisca trasparenza.
Quella che potrebbe sembrare una rivoluzione piccola o sentimentale si colloca in realtà in un movimento più ampio, che da anni chiede diritti più chiari per gli animali da compagnia, sia in vita che dopo la morte. La crescente diffusione dei cimiteri per animali privati e il ricorso sempre più frequente alla cremazione testimoniano un cambiamento culturale che Ciriè ha saputo ascoltare e tradurre in legge.
In un tempo in cui la burocrazia sembra spesso distante dalle emozioni, questa delibera dimostra che le istituzioni possono ancora parlare il linguaggio del cuore, e riconoscere negli animali ciò che per molti sono da sempre: compagni di vita, parte della famiglia, custodi silenziosi di affetto autentico.
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