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Nivolet: da domani scatta il numero chiuso alle auto. Ecco come si prenota

Firmata l’ordinanza della Città metropolitana: si sale solo prenotando e pagando 1 euro

Nivolet: da domani scatta il numero chiuso alle auto. Ecco come si prenota

350 veicoli. Non uno di più. Anche quest’estate il Colle del Nivolet si raggiunge solo con il semaforo verde del Parco. Per l’ultimo weekend di luglio — sabato 26 e domenica 27 — la Città metropolitana di Torino ha firmato l’ordinanza che regolamenta il transito sulla Strada Provinciale 50, nel tratto tra il chilometro 11+550 e il 18+460, ovvero dalla diga del Lago Serrù fino alla fine dell’asfalto, al Pian Nivolet.

Per salire serve prenotare. Online. Tramite il portale www.pngp.it/nivolet, pagando la quota simbolica di un euro, ogni automobilista può registrare la propria targa. Ma attenzione: al raggiungimento del numero massimo giornaliero, pari a 350 automezzi, le iscrizioni vengono bloccate. Il sistema automatico verifica in tempo reale le targhe delle auto che superano il Serrù. Quelle non autorizzate vengono segnalate alla sorveglianza.

Non si tratta di un esperimento. È l’ultima fase del test, dopo le prove generali delle scorse settimane. Da sabato 2 a domenica 31 agosto, scatterà la fase “esecutiva”: si entra solo con la Nivolet Card, che garantirà non solo il parcheggio ma anche servizi accessori, visite guidate e informazioni utili per godersi l’area protetta in modo consapevole.

La strada di accesso al Colle del Nivolet

Il provvedimento nasce da un’intesa tra Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, Città metropolitana di Torino, Regione Valle d’Aosta, Comune di Ceresole Reale e Comune di Valsavarenche. Un patto interregionale, per tutelare una delle altitudini più fragili e amate del Piemonte e della Valle d’Aosta.

E per chi non vuole prenotare o pagare? Nessun problema. C’è il servizio gratuito di bus navetta in partenza da Locana e da Ceresole Reale, finanziato dal Parco e dal Comune. Un’opzione comoda, ecologica, e perfettamente integrata nel progetto di mobilità dolce in quota.

Chi pensava che il Nivolet fosse ancora una meta “libera” si rassegni: oggi si entra solo se si è in lista. Il paradiso resta aperto, sì, ma su prenotazione.

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