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Birba torna a casa dopo giorni di paura e un viaggio di 200km: salvata dal sindaco di Cuorgnè

Smarrita sotto il temporale, è rispuntata a 200 chilometri da casa: salvata dal sindaco, ora è di nuovo con la sua famiglia

Birba torna a casa

Birba torna a casa dopo giorni di paura: salvata dal sindaco di Cuorgnè

Un temporale improvviso, una micia impaurita, un viaggio misterioso e una comunità che si mobilita. È questa la trama, degna di un romanzo, della storia a lieto fine di Birba, una gattina scomparsa dalla provincia di Brescia e ritrovata, giorni dopo, a Cuorgnè, in provincia di Torino. Nessuno sa con certezza come ci sia arrivata. Qualcuno ipotizza un furgone, qualcun altro un’auto parcheggiata sotto la pioggia. Quello che è certo è che Birba, senza microchip e lontanissima da casa, è stata messa in salvo grazie a un sindaco, un consigliere comunale e un’intera comunità.

Tutto è cominciato ieri mattina, quando il sindaco di Cuorgnè ha pubblicato un appello social, raccontando di aver trovato una gattina in difficoltà in via Torino, all’altezza del civico 6, insieme al consigliere Bruno Bruschi. Spaventata, bagnata ma senza ferite, Birba è stata accolta a casa del primo cittadino, mentre si cercava disperatamente il proprietario. La Polizia Municipale ha verificato l’assenza del microchip e il tam tam è partito: telefonate, segnalazioni, post condivisi, foto rilanciate nei gruppi locali.

Nelle prime ore, nessuna risposta. Ma nel pomeriggio è arrivata una svolta inaspettata. Qualcuno ha riconosciuto quella micia dallo sguardo vispo e il pelo lucido. Era Birba, scomparsa da domenica scorsa a Brescia, e da allora cercata ovunque dai suoi padroni. Come sia arrivata a Cuorgnè resta un mistero irrisolto, ma non il finale: oggi Birba è tornata a casa, fra le braccia commosse della sua famiglia.

A raccontarlo con emozione è lo stesso sindaco, che ha affidato ai social un messaggio carico di umanità: “Non potevo immaginare che sarei stata parte di una storia che ha dell’incredibile. Birba oggi è tornata a casa dai suoi amorevoli umani, dopo aver fatto un lungo viaggio.”

Una storia semplice, ma potente, che mostra come anche un animale senza voce possa attivare una rete di solidarietà inaspettata, fatta di telefonate, condivisioni, vicini di casa e cittadini attenti. Un esempio concreto di come l’attenzione al territorio non significhi solo occuparsi di strade o bilanci, ma anche prendersi cura di chi non può chiedere aiuto da solo.

Il sindaco ha voluto ringraziare tutti: Gianna del negozio Sergat Abbigliamento, la Polizia Municipale, i residenti del centro, e naturalmente il consigliere Bruno Bruschi, protagonista silenzioso della vicenda. Ma il pensiero più delicato è stato per chi, come Daniela, è ancora in attesa del proprio animale scomparso: “Non disperate mai, a volte i desideri si avverano”.

Birba, oggi, è il simbolo di quel desiderio realizzato, di una storia che poteva finire nel nulla e invece si è trasformata in un racconto di cura e tenacia. Un piccolo episodio, certo, ma che restituisce fiducia nei legami tra persone, nelle istituzioni vicine e nell’attenzione a ogni creatura, anche la più fragile.

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