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Fine del caldo africano, da domenica temporali e crollo termico

L’aria sahariana sarà sostituita da correnti fresche atlantiche: attesi forti temporali e venti tesi su gran parte del Paese

Fine del caldo africano, da domenica temporali e crollo termico

Fine del caldo africano, da domenica temporali e crollo termico (immagine d'archivio)

Dopo giorni di temperature bollenti, con picchi di oltre 45°C in Sicilia e 40°C in molte aree del Sud, l’ondata di calore africano che ha arroventato l’Italia sembra finalmente destinata a concludersi. Il cambio di passo arriverà nel fine settimana, quando una depressione nordatlantica spingerà verso la Penisola aria decisamente più fresca, portando con sé anche rovesci e temporali intensi.

Il calo termico sarà evidente e marcato: secondo le previsioni di 3bmeteo.com, si potranno perdere fino a 10/15°C rispetto ai valori registrati in questi giorni. "Le roventi masse d’aria di origine nordafricana verranno definitivamente spazzate via a partire da domenica", spiega Manuel Mazzoleni, meteorologo di 3bmeteo. "Sarà una depressione in arrivo dalla Francia a determinare il cambiamento, con il passaggio di un sistema perturbato che porterà instabilità soprattutto al Centro-Nord già da sabato, per poi estendersi anche al Sud nella giornata di domenica."

Sabato sarà il giorno più caldo dell’ondata, con punte fino a 44°C nell’entroterra catanese. Poi il crollo: al Centro e sul basso Tirreno, le massime caleranno tra i 28 e i 33°C, e da lunedì si tornerà a "respirare" anche in Puglia, Basilicata e Sicilia, dove difficilmente si supereranno i 32/35°C. Le località costiere saranno le prime a beneficiare della rinfrescata, grazie anche all’ingresso di Maestrale e Tramontana, che nel weekend soffieranno con raffiche tese, soprattutto al Centro-Sud.

Oltre al calo delle temperature, sono attesi anche forti temporali, che potrebbero risultare localmente intensi: sabato i fenomeni interesseranno in modo irregolare il Centro-Nord, con estensione sul medio-basso versante tirrenico. Tra le zone più a rischio: Emilia Romagna, Toscana interna, Umbria, Lazio e Campania settentrionale.

Le prospettive per la prossima settimana restano ancora incerte, ma le attuali proiezioni lasciano intravedere un’estate più instabile e fresca del previsto: "Non si esclude un nuovo peggioramento già da domenica 28", spiega ancora Mazzoleni, "con una seconda depressione che potrebbe portare piogge e temporali anche al Sud, mantenendo le temperature sotto le medie stagionali".

Una svolta attesa, dopo settimane di caldo estremo, che potrebbe segnare la fine della prima vera ondata africana dell’estate 2025. Per molti, una liberazione.

Immagine di repertorio

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