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23 Giugno 2025 - 12:32
Il Comune di San Mauro Torinese (sullo sfondo)
Municipium, app e piattaforma online pensata per facilitare i rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini, non funziona a dovere. Anzi, si direbbe che non funzioni proprio. Soprattutto per la sua funzionalità più importante: accogliere le segnalazioni dei cittadini per situazioni di pericolo o di disagio sul territorio.
Ad ammetterlo sono stati gli stessi esponenti della maggioranza in municipio a San Mauro Torinese, un Comune che non è nuovo a questo tipo di problemi. Ma se in passato la maggioranza, nella figura della sindaca Guazzora, aveva sostenuto che gli uffici tecnici avessero risposto alle segnalazioni dei cittadini – talvolta anche ripetute –, pur specificando che c'era stato un periodo di vuoto dopo un cambio della persona che seguiva l'ufficio ambiente, ora qualcuno ammette in modo chiaro (finalmente) che un problema c'è.
Giulia Guazzora, sindaca di San Mauro Torinese
A pagarne le spese mesi fa fu un'amministratrice di condominio le cui case erano prese di mira dai topi da due anni. Dopo che però il caso divenne di pubblico dominio, il Consiglio comunale si era attivato per affrontare la questione.
A maggio scorso, un altro cittadino si era rivolto al nostro giornale lamentando mancate risposte alle sue ripetute segnalazioni per un problema che si protraeva, secondo la sua testimonianza, da sei anni: «Quando piove, in via Magenta la strada diventa un fiume perché i tombini non drenano più. L’acqua, conseguentemente, finisce nei cortili. Ho scritto al Comune mail e PEC senza mai ricevere risposta», aveva fatto sapere il cittadino, aggiungendo in extremis di voler sporgere denuncia ai Carabinieri.
Non solo quindi Municipium, ma anche mancate risposte alle PEC. La seconda, lo ricordiamo, è comunque un servizio a pagamento: una casella PEC non è gratis. E non è giusto che i cittadini debbano pagarne una per (provare a) comunicare un disservizio all'amministrazione comunale. Municipium è invece un software gratuito per il cittadino, ma il Comune sembra essersi dimenticato della sua esistenza.
E allora, cosa dovrebbe fare un sanmaurese? Inviare una segnalazione su Municipum, non ricevere risposta e poi rassegnarsi? Spendere soldi per una PEC nella speranza di avere qualche chance di risposta in più dal Comune (ma è tutto da vedere), quasi fosse una roulette?
Ma poi guai a sfogarsi sui social. «Le segnalazioni fatte su Facebook non hanno alcun valore. Sono solo leoni da tastiera», aveva dichiarato un esponente della Giunta comunale, forse non consapevole che i sistemi di segnalazione online non funzionino e che tanti cittadini siano ormai stufi.
E allora, cosa fare? Fare finta di niente, che a San Mauro vada sempre tutto bene? Bollare i cittadini che si lamentano online come se fossero tutti dei "Napalm51", il celebre personaggio "complottaro", terrapiattista e leone da tastiera di Maurizio Crozza?
O forse sono solo dei residenti esasperati, che sanno già che non otterranno risposte, a meno che qualche membro della Giunta più sensibile al tema non se ne accorga, chiudendo un occhio sulla "non ufficialità" della segnalazione e attivandosi lo stesso per il bene della città?
La palla passa ora nelle mani del Comune, che dovrà scegliere – visto che anche la maggioranza ne è al corrente – se affrontare la situazione a viso aperto o fare finta di nulla, mentre sono molti i cittadini ad affermare che negli ultimi anni San Mauro sta «cadendo sempre più in basso», una circostanza che ha spinto alcuni a lasciare la città delle fragole per spostarsi a Settimo o a Torino.
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