Cerca

Attualità

Fiorano Canavese, nel 2025 i fili penzolano ancora e gli atti vandalici abbondano

Guasto riparato dopo 10 giorni, ma i problemi sono ben più profondi

Fiorano Canavese

Fiorano Canavese, nel 2025 i fili penzolano ancora

Un guasto iniziato il 24 giugno è stato riparato solo oggi, con dieci giorni di ritardo, e già questo sarebbe sufficiente a far infuriare qualsiasi cittadino. Ma il peggio è che dietro questo disservizio c’è ben più di un semplice malfunzionamento tecnico. A Fiorano, la rete cablata è una bomba a orologeria, progettata male e realizzata peggio. E la beffa è che tutto questo disastro si è consumato — manco a dirlo — con denaro pubblico.

Secondo quanto riferito dalla squadra di tecnici intervenuti per ripristinare il collegamento, il cablaggio dell’intera zona non è stato eseguito secondo progetto. Il risultato? Un groviglio di fili scollegati e non tracciati, dove ogni intervento su una linea rischia di danneggiarne altre. In pratica, chi oggi mette le mani su una centralina, spesso non sa nemmeno dove collegare cosa, e va a tentativi. Con buona pace dell’efficienza digitale.

A causare il guasto della scorsa settimana, secondo i tecnici, sarebbe stato un atto vandalico. La centralina situata tra via Asilo e via Circonvallazione — da cui penzolano ancora fili scoperti e facilmente accessibili a chiunque — è stata manomessa. “Qualcuno o qualcosa ha strappato i fili”, hanno spiegato. Ma la vera domanda è: com’è possibile che in un Paese civilizzato e in un’epoca in cui si parla di smart cities, le centraline siano lasciate incustodite e vulnerabili in mezzo alla strada?

Questa non è la prima volta che succede. La squadra incaricata dei lavori ha riferito che a Fiorano situazioni del genere sono ricorrenti. E ogni volta si riparte da zero, cercando di capire dove vanno i fili, a chi appartengono, come ripristinare il servizio senza fare ulteriori danni. È una giungla digitale, dove le infrastrutture dovrebbero essere moderne e sicure, e invece sembrano uscite da un film degli anni '80.

Ma la vera provocazione è un’altra. Mentre le linee saltano e i servizi si interrompono, mentre famiglie, professionisti e imprese rimangono senza connessione per giorni, le bollette continuano ad arrivare puntuali, piene zeppe di oneri, balzelli e canoni. Nessuno sconto, nessun rimborso. Solo la certezza che, se c’è un guasto, nessuno sa dove mettere le mani. E nessuno paga per i ritardi.

Siamo nel 2025, in un’Europa che parla di digitalizzazione e innovazione, ma a Fiorano il cablaggio della rete sembra fatto da apprendisti stregoni, senza coordinamento né controlli. Il minimo sindacale — cioè seguire un progetto tecnico approvato e lasciare infrastrutture in condizioni di sicurezza — è già troppo da chiedere. E intanto, i cittadini subiscono.

Forse è il momento che qualcuno, tra Comune e gestori, ci metta la faccia. E che chi ha firmato e collaudato i lavori venga chiamato a rispondere pubblicamente, perché non si può continuare a ignorare i problemi sperando che restino invisibili. Qui non si tratta solo di un disservizio tecnico, ma di una scandalosa mancanza di rispetto verso chi paga le tasse, sostiene i costi e pretende semplicemente che un servizio essenziale funzioni come dovrebbe.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • Vincenzo Piombo

    04 Luglio 2025 - 20:05

    Se si riesce a vedere un tecnico si è già fortunati: io ho la fibra giù, sempre a Fiorano, da più di una settimana e mi hanno già fissato tre appuntamenti con tecnici che poi non si sono presentati. Il bello è che non si può neanche reclamare: l’appuntamento te lo fissano al telefono da un numero con prefisso 06, che, se richiamato, risponde con un inutile messaggio preregistrato.

    Report

    Rispondi

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori