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Arte
01 Luglio 2025 - 18:01
Tesori rubati tornano in Spagna! A Torino la restituzione di un retablo e 64 opere d’arte (foto archivio)
Una scultura in legno dorato e policromo del XVI secolo, raffigurante scene della Passione di Cristo, insieme ad altri 64 beni artistici – tra cui dipinti, specchiere, arazzi, mobili e statue – verranno restituiti alla Spagna dopo essere stati illecitamente esportati e finiti nel traffico d’arte internazionale. A riconsegnarli sarà il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), nel corso di una conferenza stampa prevista per mercoledì 3 luglio 2025 alle ore 12, nel prestigioso “Salone delle guardie svizzere” del Palazzo Reale di Torino.
Il retablo – altare artistico tipico dell’arte sacra spagnola – è una delle opere più significative tra quelle sequestrate nel corso di un’indagine internazionale che ha visto collaborare le autorità italiane e quelle spagnole, portando alla luce una rete di traffico che aveva sottratto un pezzo importante del patrimonio culturale europeo.
A illustrare i dettagli dell’operazione saranno il Generale di Divisione Francesco Gargaro, comandante del Comando Carabinieri TPC, insieme a Giovanni Bombardieri, Procuratore della Repubblica di Torino, e Alessandro Pepè, Procuratore della Repubblica di Verbania. Interverranno anche Ángeles Albert de León, Direttrice Generale del Patrimonio e delle Belle Arti del Ministero della Cultura spagnolo, il Generale Alfonso López Malo, comandante della Policía Judicial della Guardia Civil, e il Console Generale di Spagna, Álvaro Trejo Gabriel y Galán.
Palazzo reale Torino
Il sequestro delle opere è frutto di un’attività investigativa complessa, avviata dopo la segnalazione di alcuni beni sospettati di provenire da esportazioni non autorizzate. Gli accertamenti, condotti dal nucleo TPC di Torino e da esperti dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, hanno confermato l’origine spagnola delle opere, alcune delle quali appartenenti a collezioni ecclesiastiche, altre sottratte da edifici storici o vendute in modo irregolare.
L’intervento dei Carabinieri del TPC si inserisce in un contesto più ampio di cooperazione internazionale contro il traffico illecito di beni culturali, una delle piaghe più insidiose del nostro tempo. Il valore culturale – oltre che economico – delle opere recuperate è incalcolabile, ma ciò che più conta, secondo le autorità coinvolte, è il messaggio simbolico: la tutela del patrimonio culturale è una responsabilità condivisa tra i popoli.
Torino diventa così, per un giorno, capitale della memoria artistica recuperata, grazie anche alla cornice istituzionale e solenne del Palazzo Reale. In un’epoca in cui i furti d’arte e il commercio illecito dei beni culturali si muovono rapidamente attraverso confini digitali e fisici, l’azione del Comando TPC si conferma fondamentale: un corpo d’élite dell’Arma dei Carabinieri, nato nel 1969, che rappresenta un’eccellenza italiana riconosciuta a livello mondiale.
La scelta di rendere pubblica la restituzione in un evento aperto alla stampa non è casuale: serve a rafforzare la consapevolezza collettiva sull’importanza della legalità nel mondo dell’arte, troppo spesso ancora vulnerabile ai mercati sommersi e alle mani di collezionisti senza scrupoli.
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