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"Mutevole", il museo che respira: quando il teatro rigenera le città

Cultura, memoria e futuro: il Museo delle Terre in Movimento di Oliveto Citra sarà presentato venerdì 4 luglio al Polo del 900 a Torino

"Mutevole", il museo che respira: quando il teatro rigenera le città

Gabriele Vacis

Con il regista Gabriele Vacis hanno lavorato al progetto anche Roberto Tarasco e i giovani di PoEM. “Tutti loro – sono parole del sindaco Mino Pignata - sanno ormai di avere una casa da noi”.

Il teatro, come espressione d’arte, ha sempre disegnato il perimetro del tempo. Ma come può oggi, in quest'epoca dell'intrattenimento digitale, una pratica antica e di “presenza” come il teatro cambiare la percezione di un luogo, rendendolo più contemporaneo, attrattivo e accattivante agli occhi dei suoi abitanti?

La risposta arriva da Oliveto Citra, piccolo comune di Salerno, uno dei tanti colpiti dal sisma del 1980, e dal suo Museo delle Terre in Movimento affidato al regista Gabriele Vacis, allo scenofono Roberto Tarasco e agli attori di Potenziali Evocati Multimediali (PoEM). Da Settimo Torinese a Oliveto Citra scorrono mille chilometri di strade, ma il talento, l’esperienza, l’energia di questa realtà artistica, questa Impresa Sociale PoEM che continua a far parlare di sé non soltanto quando sale sul palco, ha convinto il sindaco Mino Pignata ad affidare proprio ai settimesi la “mutazione” del proprio comune. 

Una parte degli attori di PoEM insieme al regista Gabriele Vacis

Questione di scelte politiche: un sindaco ha concretamente deciso di sostenere con i fondi del PNRR (quindi dell'Europa) un movimento culturale nuovo, un museo fluido che raccoglie volti ed esperienze, finanziando realmente le imprese che intendono valorizzare il centro storico. Poco cemento e tante risorse destinate alla cultura di una certa qualità.

Sarà il Polo del 900 (piazzetta Franco Antonicelli, Torino) ad ospitare la presentazione ufficiale di ‘Mutevole’, il Museo delle Terre in Movimento di Oliveto Citra, realizzato grazie ai fondi del PNRR. L’appuntamento è le ore 17,45 di venerdì 4 luglio, con il seguito di un momento conviviale.

Perché Mutevole?

“Mutevole” è un percorso museale che, grazie anche alla prima intuizione progettuale di Noema ICC di Salerno, è stato pensato per raccogliere e condividere, in maniera originale e innovativa, le trasformazioni della comunità locale attraverso la suggestione del racconto orale e le possibilità offerte dalle tecnologie digitali. 

“I musei – spiega Gabriele Vacis - non sono più le raccolte statiche di reperti alle quali siamo stati abituati. Sono invece luoghi vivi, capaci di raccogliere e rendere condivisa la memoria di una comunità. E la memoria è fondamentale per costruire il futuro. Quindi Mutevole, a Oliveto Citra, è insieme la memoria e il futuro del paese”. Anche il nostro Ecomuseo del Freidano aveva anticipato i tempi con le interviste video, ma poi è mancato ciò che si sta cercando di concretizzare a Oliveto Citra: valorizzare il passato, la tradizione, e farlo diventare una base per riqualificare il futuro di una città. 

“Era il mese di marzo del 2023 – aggiunge Roberto Tarasco – quando siamo giunti per la prima volta a Oliveto Citra. Da lì in poi si è creato un rapporto sempre più intenso e profondo con tante persone del posto. La comunità ci ha fatto l’onore di affidarci la sua storia e le sue storie. Un patrimonio prezioso e delicato, che abbiamo provato a valorizzare grazie anche all’apporto di amici come il documentarista Davide Demichelis e la giovane fotografa Agnese Magda Carbone. Il risultato è un ‘museo che racconta’: o forse, un insieme di racconti di vita che si fanno museo”. 

Il percorso di "Mutevole"

L’itinerario di Mutevole si completa all’interno dell’antico castello medievale che domina il borgo di Oliveto Citra, dove è ospitato anche il Museo archeologico provinciale dell’Alta Valle del Sele. Qui, sempre grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali - tutte fornite da Stark, azienda di Cagli (PU) che ha già lavorato per diverse e prestigiose istituzioni museali - sono infatti state allestite due ‘Sale plurinnaranti’, pronte a offrire ai visitatori un’originale esperienza di fruizione incentrata sulla commistione fra storie, suoni e immagini, arricchita dalle sonorizzazioni di Fabio Barovero e dal canto di Saba Anglana. La ‘Sala nella roccia’ propone infatti un’installazione audio e video ispirata alla cosiddetta ‘Donna di Oliveto’: una figura femminile senza nome il cui corredo funebre, fatto anche di monili di grande bellezza, è conservato nell’attiguo Museo archeologico. I contenuti della ‘Sala nel vetro’ sono invece ispirati a due opere pittoriche - una dello statunitense Billy Miller (Billy The Artist, scomparso nel 2022), l’altra dell’olandese Ton Pret - recentemente acquisite dal Comune come elementi iniziali di quella che è destinata divenire, nel tempo, una collezione pubblica d’arte contemporanea. 

Il comune di Oliveto Citra in provincia di Salerno

Il PNRR per sostenere imprese nel borgo storico di Oliveto Citra

Mutevole e le Sale plurinarranti, come spiega il sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata “sono solo due dei 23 interventi in cui si articola la Strategia Rigenerazione sociale e culturale ‘Il Borgo dei Fermenti’, elaborata dal Comune di Oliveto Citra e finanziata dal PNRR nell’ambito del Piano Nazionale Borghi (Linea B). Credo sia importante sottolineare come l’approvazione della Strategia abbia portato con sé anche fondi per oltre 1 milione e 700 mila euro, destinati a incentivare le imprese che operano o intendono insediarsi nel borgo storico di Oliveto Citra. Un risultato fino a ieri inimmaginabile per un piccolo paese come il nostro, che mi impone di ringraziare tutti coloro che già in fase progettuale vi hanno contributo, con un particolare sentimento di riconoscenza ai nostri dipendenti comunali, fra i quali non posso non citare Ulderico Iannece e Federica Caputo. A Gabriele Vacis, Roberto Tarasco e ai giovani di PoEM posso solo dire che sanno ormai di avere una casa qui a Oliveto Citra”.

Dopo la presentazione ufficiale di Torino, per Mutevole e Sale plurinarranti arriverà il momento dell’inaugurazione ufficiale, prevista negli ultimi giorni del prossimo luglio, con una serie di eventi curati direttamente dai settimesi PoEM.

Quanta bellezza, sempre così lontana da casa nostra. 

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