Cerca

Meteo

Caldo estremo in Piemonte, zero termico oltre i 5.000 metri

Anche a Ceresole Reale le temperature volano sopra i 17 gradi

Dalle Alpi alla pianura, il caldo brucia il Piemonte come mai prima!

Dalle Alpi alla pianura, il caldo brucia il Piemonte come mai prima!

L’ondata di calore che sta investendo l’Italia intera colpisce duramente anche il Piemonte, dove le temperature toccano livelli mai registrati prima nel mese di giugno. A Torino, già nelle prime ore della mattina, il termometro ha superato i 30 gradi, mentre Ceresole Reale, a oltre 1.600 metri di quota, registra 17 gradi, in crescita costante.

Ma il dato più inquietante riguarda lo zero termico, che ha superato i 5.100 metri sulla verticale tra Novara e Cameri. Un livello senza precedenti per questo periodo dell’anno, che preoccupa esperti e climatologi per le ripercussioni dirette sulla tenuta dei ghiacciai, sulle risorse idriche e sulla stabilità del territorio montano. A mezzanotte, alla Capanna Margherita (quota 4.560 metri sul Monte Rosa), la temperatura era di +4.2°C, ben al di sopra della soglia dello zero.

A soffrire di più sono proprio le aree urbane: l’effetto “isola di calore”, dovuto all’accumulo e al rilascio di calore da parte di cemento e asfalto, amplifica l’intensità delle temperature rendendo le città veri e propri forni a cielo aperto. A contribuire al fenomeno anche il Mar Mediterraneo, che negli ultimi anni ha perso la sua funzione mitigatrice trasformandosi in una riserva termica che alimenta il caldo.

Alla radice di tutto c’è la crisi climatica globale, che in Europa si manifesta con lo spostamento della cella di Hadley, una delle grandi strutture di circolazione atmosferica del pianeta. Questo meccanismo, estendendosi verso nord, ha portato l’aria calda africana fino al bacino del Mediterraneo. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: estati sempre più torride, inverni con alti livelli di inquinamento stagnante e fenomeni meteo estremi.

Secondo gli esperti, questa potrebbe essere solo la prima grande ondata di calore dell’estate 2025, con conseguenze gravi sulla salute pubblica, sull’ambiente alpino e sulle attività agricole.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori