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Emergenza calore in Piemonte: bollino rosso e picchi fino a 39°C

Allerta salute e clima fuori controllo, arriva il caldo

Emergenza calore

Emergenza calore in Piemonte: bollino rosso e picchi fino a 39°C

L’Italia è nella morsa dell’estate più torrida degli ultimi anni, e il Piemonte non fa eccezione. Mentre il Ministero della Salute alza l’allerta a bollino rosso in sei città italiane per la giornata di mercoledì 26 giugno, anche Torino e il resto della regione si preparano ad affrontare un’ondata di calore eccezionale, con temperature fino a 39 gradi e un livello di disagio bioclimatico già classificato come “Forte” (livello 3) su larga parte del territorio.

La causa è l’alta pressione di origine subtropicale che da giorni staziona sull’Italia nord-occidentale e che, secondo Meteo in Piemonte, continuerà a dominare almeno fino ai primi giorni di luglio. Il picco è atteso nel weekend, con uno zero termico previsto a 5.200 metri sabato 28 giugno, un valore anomalo che testimonia la gravità della situazione anche in quota.

Il bollettino del Ministero precisa che il livello 3 di allerta (bollino rosso) non è più solo un problema per i soggetti fragili: il rischio per la salute coinvolge anche persone sane e attive, soprattutto se esposte al sole o impegnate in attività fisiche. E la lista delle città in bollino arancione – 12 in tutto, tra cui Milano, Napoli, Roma, Palermo e Verona – conferma che nessuna grande area urbana è al riparo.

Sul fronte piemontese, la giornata di mercoledì sarà soleggiata e afosa, con punte fino a 35°C in pianura. Solo qualche temporale pomeridiano sui rilievi alpini del Cuneese, Canavese e Biellese potrà offrire un po’ di sollievo, ma si tratterà di fenomeni sparsi e brevi. Giovedì, a causa del passaggio di una veloce perturbazione a Nord delle Alpi, aumenterà temporaneamente l’instabilità, con possibili rovesci anche sulle pianure, ma sarà solo una breve parentesi.

Da venerdì torna il caldo torrido: l’anticiclone africano si rinforzerà ulteriormente, portando temperature superiori ai 35°C, punte locali di 38-39°C e un aumento dell’umidità che renderà l’aria ancora più soffocante. Domenica sarà di nuovo possibile qualche temporale pomeridiano sull’arco alpino, ma senza modificare il quadro generale.

Secondo le analisi di Meteo in Piemonte, giugno 2025 si candida a essere tra i mesi più caldi mai registrati in Piemonte, forse solo dietro al famigerato giugno 2003, ma molto vicino a quelli del 2022 e del 2017, già segnati da anomalie di +4°C rispetto alla media del trentennio 1971–2000. I dati non lasciano spazio a dubbi: il clima è cambiato e si sta rapidamente estremizzando.

Le autorità sanitarie, dal canto loro, continuano a raccomandare prudenza e attenzione: evitare le uscite nelle ore più calde (11-18), bere molta acqua, non uscire senza cappello o protezione solare, e non abbandonare mai anziani, bambini o animali nei veicoli. Le case di riposo, gli ospedali e i servizi di emergenza sono già in stato di preallerta.

Ma non mancano le critiche. Molti comuni piemontesi – Torino in primis – non hanno ancora attivato piani strutturati di sostegno ai soggetti fragili, e le campagne di sensibilizzazione sono insufficienti. Il risultato è che migliaia di persone si trovano esposte a rischi evitabili, in una delle estati più calde di sempre.

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