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Cronaca
25 Giugno 2025 - 10:12
Border Collie (foto archivio)
Un episodio preoccupante si è verificato nel pomeriggio di lunedì in via Italia, pieno centro di Settimo Torinese. Una ragazza, minorenne, è stata morsa da un cane mentre si trovava con due amici. L’animale – secondo il racconto della madre – si sarebbe avvicinato abbaiando, per poi colpirla con un morso nella parte posteriore del braccio.
Il cane, presumibilmente un Border Collie, era al guinzaglio e accompagnato da un ragazzo che ne conduceva due contemporaneamente. Secondo quanto riferito dalla madre della giovane, Roberta Fratelli, l’uomo non si sarebbe fermato a sincerarsi delle condizioni della ragazza, né avrebbe rivolto parole di scuse. Non si è trattato di una fuga, ma di un comportamento che la famiglia della giovane ha giudicato come superficiale e inadeguato.
«Appena accaduto in centro, via Italia. Mia figlia era ferma con due suoi amici, un cane le è andato contro abbaiando per poi morderla dietro al braccio. Il padrone non si è fermato, tanto meno ha chiesto scusa…», ha scritto la madre in un post diffuso su Facebook. E ancora: «Se dovesse fare infezione e la porto in PS, farò di tutto per vedere le telecamere. Se non sai tenere al guinzaglio due cani, comprati un pesce rosso!».
La ragazza è stata medicata per il morso, che ha lasciato un segno evidente. Nei prossimi giorni sarà necessario monitorare l’eventuale comparsa di infezioni o complicazioni. La famiglia valuterà l’eventuale presentazione di una denuncia formale alle autorità competenti.
Secondo quanto stabilito dal Codice Civile e dalla normativa nazionale in materia di tutela e controllo degli animali, il proprietario di un cane è responsabile dei danni causati a persone, cose o altri animali. Inoltre, nei luoghi pubblici, è previsto l’uso obbligatorio del guinzaglio e, in caso di comportamenti aggressivi, anche della museruola.
L’episodio ha suscitato reazioni immediate sui social, dove in tanti hanno espresso solidarietà alla ragazza e alla famiglia, e richiesto maggiori controlli sul comportamento dei padroni di cani nelle aree urbane più affollate.
La zona di via Italia è coperta da telecamere di videosorveglianza, che potrebbero fornire elementi utili alla ricostruzione dei fatti, qualora venisse sporta denuncia.
In casi come questo, è facile puntare il dito contro il cane. Soprattutto se ha lasciato un segno, se ha spaventato una ragazza, se ha dato una zampata all’idea di passeggiata tranquilla in centro. Ma sarebbe un errore. Il cane è un animale. Reagisce d’istinto, percepisce segnali, odori, emozioni. È il padrone – o meglio, il conduttore – ad avere l’onere della responsabilità.
Il punto, dunque, non è il cane. È la persona che sceglie di portarlo in giro, che dovrebbe conoscerlo, saperlo gestire, prevederne i comportamenti e intervenire se qualcosa va storto. Anche solo per fermare un attimo i passi, chiedere se va tutto bene, domandare scusa. Gesti semplici, civili. Che non risolvono tutto, ma fanno la differenza tra un imprevisto gestito con buon senso e una ferita che lascia il segno, anche morale.
Perché non è questione di razze pericolose, di guinzagli o di museruole. È questione di educazione, di rispetto, di consapevolezza. Di comprendere che vivere uno spazio pubblico significa condividere, non solo occupare. E quando questo manca, anche il cane – suo malgrado – finisce per essere coinvolto in qualcosa che non ha scelto.
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