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21 Giugno 2025 - 15:06
Giulia Guazzora, sindaca di San Mauro Torinese
Nel Palazzo Civico di San Mauro Torinese si respira aria di cambiamento, ma incombe lo spettro di manovre politiche interne alla maggioranza. Dopo le dimissioni dell'assessore Emanuele Durante, e la relativa redistribuzione delle cariche all'interno della Giunta, negli ultimi giorni si è mosso di nuovo qualcosa all'interno della maggioranza di centrosinistra.
La consigliera Dem Anna Maria Barbero ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Commissione per la gestione del patrimonio comunale, una task-force composta dalla Giunta, dalla sindaca e da tre consiglieri: due di maggioranza e uno di opposizione. Tra le prerogative della commissione c'è l'assegnazione di punteggi alle singole proposte per i bandi comunali, insieme al parere degli uffici tecnici.
Ad esempio, il bando per l'assegnazione dell'edificio vicino alla sede dell'ex-Cral nel parco Einaudi, una struttura che è stata destinata alla segreteria del San Mauro Calcio in base a una decisione politica. È stato invece bocciata l'assegnazione della struttura all'associazione PanPerFocaccia, una Onlus che si occupa di servizi per bambini e famiglie, con attività di studio assistito, centro estivo e intrattenimento. Una scelta politica che, visto l'interesse del Comune verso i bambini e la cultura professato più volte, fa molto pensare.
Anna Maria Barbero, consigliera comunale e presidente dimissionaria della Commissione
«Mi sono dimessa dalla Commissione perché era già stato pattuito da tempo. Due membri della commissione rimangono della maggioranza, e uno di opposizione, più sindaca e Giunta. Anni fa non c'era la disponibilità di esponenti della lista Guazzora a ricoprire l'incarico, mentre ora sì: al mio posto ci sarà il consigliere Ugo Brunetta. Mi dimetto per una questione di equilibri interni alla maggioranza tra PD e lista civica Guazzora, mentre continuerò a rimanere in carica all'interno del Consiglio comunale», ha chiarito la consigliera Barbero.
Ma davvero era già stato deciso da tempo? È solo una coincidenza che queste dimissioni siano avvenute dopo l'uscita di scena dell'assessore Durante, oppure è in atto una crisi all'interno della maggioranza che impone la ricerca di nuovi equilibri?
Durante, in occasione delle sue dimissioni, aveva specificato che con gli altri assessori non c'erano «né problemi né ottimi rapporti», una dichiarazione emblematica che – al di là delle frasi di rito, visto il suo divorzio "pacifico" dalla Giunta – lascia ampio spazio a interpretazioni. Se è vero che l'assessore aveva parlato non di scontri all'interno della maggioranza, ma di normale «dialettica» tra le parti, altre fonti vicine a Palazzo Civico avevano parlato apertamente di «crisi» – anche alla luce del fatto che sia il PD che la lista Guazzora volessero una fase più politica e meno tecnica per il piano regolatore, una "patata bollente" che l'ex-assessore Durante (tecnico) ha lasciato al centrosinistra cittadino.
Tra i sanmauresi c'è poi chi ipotizza che l'assegnazione della struttura nel parco Einaudi alla società sportiva al posto della Onlus c'entri con le sue dimissioni, per quanto in realtà Barbero avesse votato a favore della segreteria calcistica. Ma è stata una scelta sua o è stata dettata dal PD?
Soltanto nei prossimi mesi si potranno però valutare eventuali cambi di passo con Brunetta a capo della Commissione, e se questo modificherà alcuni indirizzi politici nell'assegnazione dei punteggi per i bandi comunali.
L'ex-assessore Emanuele Durante
Anche se il voto è ancora lontano, a San Mauro Torinese si è già entrati in pieno clima elettorale, per quanto spesso lo si neghi. La campagna vera e propria non è ancora iniziata, ma le tensioni tra alleati, gli attacchi incrociati e le manovre sotterranee hanno reso il confronto politico sempre più acceso e frammentato.
A innescare il dibattito è stata la serata del 14 marzo scorso, organizzata dalla sindaca Giulia Guazzora e dalla sua lista civica per fare il punto sul mandato in corso. Un evento pensato per parlare di bilanci amministrativi, ma che si è trasformato in un’occasione per riposizionarsi politicamente in vista del 2027. L’opposizione, e in particolare Paola Antonetto di Fratelli d’Italia, ha letto quella serata come un momento chiave per la sindaca, che avrebbe voluto mostrarsi in pieno controllo del campo di centrosinistra e silenziare le voci critiche, interne ed esterne.
Antonetto ha parlato di un’amministrazione ormai in difficoltà, ricordando i problemi legati alla riqualificazione di piazza Europa, le dimissioni di figure apicali come la dirigente Erta e l’ex-comandante dei vigili, e le tensioni crescenti con il personale comunale. Ha attaccato duramente anche l’investimento sulle nuove panchine, definite costose e inadatte a un Comune con risorse limitate. Ma le critiche non si sono fermate agli aspetti gestionali. Il bersaglio principale, in realtà, è stato l’equilibrio politico della maggioranza e l’ambiguo ruolo di alcune figure, su tutte il consigliere Riccardo Carosso.
Secondo Antonetto, Carosso, esponente della lista civica d’opposizione Due Ponti, avrebbe mostrato un’eccessiva vicinanza alla sindaca, fino a ricevere – a suo dire – offerte politiche per entrare in maggioranza. Un’ipotesi mai confermata, ma che ha sollevato dubbi anche sul futuro assetto delle alleanze. Antonetto ha poi riacceso i riflettori sulle vecchie fratture interne alla coalizione, come quelle tra Guazzora e il vicesindaco Luca Rastelli, già rivali alle primarie del 2021, e su un Partito Democratico che, a suo avviso, resterebbe silenziosamente a guardare, nel timore di nuove spaccature.
Ma la replica della maggioranza non si è fatta attendere. Rudy Lazzarini, capogruppo PD in Consiglio comunale, ha smentito la versione di Antonetto, precisando che il suo partito era presente alla serata del 14 marzo e aveva anche aperto gli interventi. Lazzarini ha difeso la compattezza della coalizione, pur riconoscendo che lungo il cammino si erano persi alcuni pezzi, come la lista Impegno per San Mauro.
Quanto alle accuse di accordi sotterranei con Carosso, Lazzarini ha respinto ogni dietrologia. Ha invece suggerito che i veri movimenti si stavano forse verificando in altri settori del Consiglio comunale, facendo notare come anche Antonetto avesse iniziato a dialogare più apertamente con figure come l’ex sindaco Bongiovanni del Movimento 5 Stelle. Un segnale che, secondo lui, mostrerebbe come i riposizionamenti politici non fossero un’esclusiva della maggioranza.
In questo clima, sempre più segnato da sospetti e rivalità, è evidente che San Mauro si stia preparando a una tornata elettorale diversa dalle precedenti. I vecchi equilibri sembrano essersi logorati. Le coalizioni del 2021 si sono sfilacciate. E intanto, la serata della sindaca ha segnato un punto di svolta. Per qualcuno, un semplice momento di confronto pubblico. Per altri, l’inizio non dichiarato della lunga corsa verso il 2027.
Da sinistra verso destra: Antonetto, Carosso, Guazzora e Rastelli. Saranno i canditati sindaco nel 2027? Nel centrosinistra, Rastelli sembra voler cedere il passo a Guazzora.
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