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15 Giugno 2025 - 11:44
La bandiera palestinese e il municipio di San Mauro Torinese, che ha aderito a "50mila sudari per Gaza"
A San Mauro Torinese la politica internazionale arriva in Consiglio comunale. Oggetto del dibattito: esprimere parere positivo al riconoscimento italiano dello Stato di Palestina.
Il consigliere pentastellato ed ex-sindaco Marco Bongiovanni ha infatti presentato un ordine del giorno che verrà discusso durante la prossima seduta del Consiglio comunale il 23 giugno, anche se la data non è stata ancora comunicata ufficialmente.
Il documento, che verrà messo ai voti, intende esprimere il parere positivo del Comune al Parlamento, al Consiglio dei Ministri, alla Regione, al Presidente della Repubblica e ad altre istituzioni circa il riconoscimento della Palestina come Stato a tutti gli effetti.
Marco Bongiovanni
Su quali punti vuole fare leva il Movimento 5 Stelle? «Lo Stato di Palestina è stato riconosciuto dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazione Unite del 29 novembre 2012 come “Stato osservatore permanente non membro” presso l’organizzazione; il Parlamento europeo ha riconosciuto in linea di principio lo Stato di Palestina con la risoluzione 2964 del 2014; nel 2024 l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato la risoluzione per l'“Ammissione di nuovi membri alle Nazioni Unite” ma, nonostante la larga maggioranza di voti favorevoli, la proposta per la Palestina è stata bloccata dall’unico voto contrario degli Stati Uniti», si legge nel testo dell'ordine del giorno.
Il riconoscimento internazionale dello Stato di Palestina è infatti un tema molto controverso. La Striscia di Gaza e la Cisgiordania, le due entità che compongono il Paese, sono governate da due attori diversi: la prima è in mano ad Hamas, un'organizzazione terroristica – come la definiscono UE, USA, Israele e molti altri Stati – a matrice islamica, mentre la seconda è in mano all'ANP (Autorità Nazionale Palestinese), un ente di autogoverno guidato da Abu Mazen e dall'organizzazione politica e paramilitare Fatah, in contrasto con Hamas.
Questa frammentazione politica e amministrativa delle due aree del Paese ha spesso ostacolato il suo riconoscimento internazionale: l'ONU riconosce solo l'OLP (Organizzazione per la Liberazione della Palestina, di cui l'ANP è espressione amministrativa), mentre Italia e UE concordano sostanzialmente nel dire che il riconoscimento dello Stato palestinese dovrebbe avvenire in concomitanza di colloqui bilaterali di pace tra il Paese di Abu Mazen e quello di Benjamin Netanyahu, tornando inoltre ai confini del 1967. «L'UE sostiene in linea di principio il riconoscimento dello Stato palestinese e la soluzione a due Stati, e ritiene che ciò debba andare di pari passo con lo sviluppo dei colloqui di pace, che occorre far avanzare», si legge nella risoluzione comunitaria 2964 del 2014, ben undici anni fa.
Visto però il precipitare della situazione umanitaria a Gaza negli ultimi anni, e ancor di più negli ultimi mesi, sono diversi i Paesi che si sono mobilitati per dare alla Palestina riconoscimento internazionale, in nome del principio di autodeterminazione dei popoli: Spagna, Islanda, Norvegia, Slovenia, Armenia e Messico sono solo alcuni esempi di Stati che l'hanno riconosciuta. Francia, Canada, UK e Australia stanno invece valutando questa possibilità.
Riuscirà però un comune piccolo, nel contesto italiano e internazionale, a far valere la propria voce? Questo ordine del giorno servirà a qualcosa? Non è la prima volta che temi di politica nazionale e non giungono in Consiglio comunale a San Mauro: negli scorsi mesi si è parlato di ludopatia e leggi sul gioco d'azzardo, sanità pubblica e autonomia differenziata.
Nella città delle fragole, il M5S è all'opposizione insieme al centrodestra e alla lista civica di Riccardo Carosso. È probabile che il 23 giugno il punto all'o.d.g. passi con i voti della maggioranza di centrosinistra e del Movimento, mentre è plausibile che Lega, FI e FdI voteranno contro. Più difficile da prevedere invece la posizione della lista Due Ponti di Carosso.
Quello che è certo è che, se dovesse andare così, sulla minoranza incomberebbe lo spettro di una nuova spaccatura: non solo quella tra Carosso e il centrodestra, ma anche quella con Bongiovanni. Il Movimento 5 Stelle, a livello nazionale, fa infatti parte del "campo largo" insieme al centrosinistra, mentre a San Mauro siede all'opposizione con il centrodestra.
Resta infine da vedere se scoppieranno polemiche sull'opportunità di trattare un tema così ampio in Consiglio comunale, una nota critica già sollevata in passato per la discussione sull'autonomia differenziata.
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