AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
20 Giugno 2025 - 18:27
Foto di repertorio
Divide i cittadini dalle loro abitudini, le attività commerciali dalla clientela, le frazioni dal centro. Divide anche la politica: tra chi attende e chi chiede. A chiedere, con forza e con i numeri alla mano, è oggi l’opposizione consiliare. Perché il ponte sulla Stura non è solo un’infrastruttura chiusa. È una ferita aperta sulla credibilità di un’Amministrazione che – almeno finora – ha lasciato che il tempo passasse, senza risposte e senza piani.
È attesa per giovedì 26 giugno alle ore 21:00 la seduta straordinaria del Consiglio Comunale convocata per discutere l’interpellanza presentata dal consigliere di opposizione Simone Rossi, del gruppo “VillaNuova”, in merito alla chiusura del ponte sulla Stura e alle gravi conseguenze che questa sta comportando per la popolazione e il tessuto economico locale.
Il ponte, situato lungo la SP 724 e chiuso dal 17 aprile scorso, è stato danneggiato dall’ondata di maltempo che ha colpito il Canavese in primavera. Le piogge abbondanti e l’ingrossamento del torrente Stura hanno provocato gravi lesioni strutturali, in particolare lo scalzamento delle fondazioni di almeno due pilastri. L’infrastruttura, giudicata instabile, è stata immediatamente chiusa al transito per ogni tipo di veicolo dalla Città Metropolitana di Torino, in accordo con le valutazioni dell’Autorità di Bacino del Po (AIPO). Da quel momento, nulla si è più mosso.
Il danno tecnico è stato chiaro da subito. Meno chiaro, invece, è l’orizzonte delle soluzioni, e ancor meno lo è il ruolo dell’Amministrazione comunale di Villanova. È proprio su questo punto che Rossi ha deciso di intervenire, chiedendo ufficialmente al Sindaco di riferire in Aula quali azioni siano state intraprese per sollecitare la riapertura del ponte, almeno in forma parziale, oppure per valutare soluzioni temporanee, come l’installazione di un ponte militare prefabbricato, già adottato in altri contesti piemontesi colpiti da calamità.
Roberto Ferrero, sindaco di Villanova Canavese
Il consigliere pone anche un’altra questione: perché non è stata ancora richiesta la dichiarazione dello stato di emergenza? Una procedura che permetterebbe di accedere a fondi straordinari e snellire l’iter per la messa in sicurezza dell’infrastruttura. Da parte del Comune, però, nessuna comunicazione ufficiale è mai giunta alla cittadinanza.
Nel frattempo, i disagi aumentano. I collegamenti con le frazioni oltre la Stura sono stati deviati su percorsi più lunghi e meno sicuri, con ricadute evidenti sulla mobilità quotidiana dei residenti. I pendolari devono affrontare tragitti più tortuosi e costosi. Le attività commerciali del centro hanno registrato un calo netto della clientela. Alcune iniziative pubbliche, tra cui la manifestazione “Villexpo”, sono state rimandate o ridimensionate, proprio a causa della riduzione del traffico veicolare e pedonale. La vita quotidiana è stata stravolta, ma tutto tace.
Giovedì sera, l’interpellanza sarà discussa in seduta pubblica. I cittadini potranno intervenire direttamente alla fine della trattazione, ponendo domande ai consiglieri e alla Giunta. Per molti sarà la prima occasione concreta per esprimere il proprio disagio e la propria rabbia. Il gruppo VillaNuova invita tutti a partecipare: «Invitiamo tutti i cittadini a partecipare», dichiarano, sottolineando l’importanza della pressione pubblica in un momento di totale stallo.
Intorno alla questione si stanno muovendo anche alcuni amministratori dei comuni limitrofi. I consiglieri comunali di Mathi e Balangero hanno proposto la costituzione di un comitato intercomunale per chiedere congiuntamente alla Città Metropolitana un intervento rapido. Non si esclude neppure una raccolta firme tra i cittadini, per accelerare l’iter.
Il vero nodo resta però l’assenza di risposte. A oltre due mesi dalla chiusura, non esiste ancora un cronoprogramma ufficiale, nessuna data ipotetica di riapertura, nessuna azione concreta sul piano tecnico né su quello istituzionale. Nel frattempo, i costi sociali ed economici continuano a crescere. La politica non può più permettersi il silenzio. E i cittadini di Villanova, giovedì sera, lo faranno sentire.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.