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Costume & Società
11 Giugno 2025 - 17:04
Serena Brancale e Simona Ventura
Scalpore. È la parola giusta. Perché le dichiarazioni rilasciate da Serena Brancale a Il Fatto Quotidiano Magazine fanno rumore. Non solo per il contenuto, ma per il nome che tirano in ballo: Simona Ventura. Volto notissimo della televisione italiana, conduttrice storica dell’infotainment e dell’intrattenimento, amatissima dal grande pubblico. E, dettaglio che dalle nostre parti pesa, originaria di Chivasso. Una donna di spettacolo che ha fatto la storia di Rai Due con Quelli che il calcio, L’Isola dei Famosi, X Factor, Selfie, e che ancora oggi riesce a imporsi con personalità in ogni contesto televisivo. Una donna forte, diretta, che non ha mai avuto paura di dire ciò che pensa. Anche quando rischiava di essere impopolare.
Nel 2009 era in giuria a X Factor. E tra le aspiranti concorrenti c’era anche Serena Brancale. Cantautrice, oggi giudice del talent Like A Star sul Nove, in duetto con Alessandra Amoroso nel singolo estivo Serenata, reduce da un Sanremo applaudito con Anema e Core. Ma all’epoca no. All’epoca era una giovane artista con tanta voglia di emergere. Racconta che cantò un brano scritto da Paola Cortellesi, ma non fu sufficiente. Simona le disse che non era credibile, che non le piaceva nemmeno per come era vestita. Tornai a casa demoralizzata, dice Brancale, ma invece di buttarmi giù mi rimboccai le maniche e mi misi a studiare.
Simona Ventura
E fu da quella bocciatura che partì il riscatto. Conservatorio, feste in Puglia, jazz, pc, software. La costruzione di un’artista fuori dai circuiti, fuori dalle scorciatoie. Una strada lunga, ma solida. Tant’è che oggi Serena guarda indietro senza rancore. Anzi. Se fossi entrata a X Factor, forse non sarei arrivata fin qui.
Un ragionamento interessante. Perché punta il dito – senza volerlo – su una macchina dello showbiz che spesso macina giovani e restituisce solo illusioni. Amici, X Factor, The Voice: vetrine spietate che premiano la rapidità e non la sostanza. Serena Brancale dice che ha visto ragazzi bruciarsi dopo due anni di successo. E lei, proprio grazie a quella porta sbattuta in faccia da Simona Ventura, ha imparato a resistere.
Ma attenzione. Il punto non è screditare Simona. Anzi. È riconoscerle, se vogliamo, una coerenza. Era lì per giudicare. Lo ha fatto. Ha detto ciò che pensava. E oggi Brancale stessa le dà atto di aver contribuito alla sua formazione. Un paradosso curioso. La grande conduttrice di Chivasso che boccia una ragazza. La ragazza che torna e diventa una delle protagoniste della scena musicale attuale. E che, con un sorriso, la ringrazia.
Nel frattempo, Serena si prende la scena con Serenata, una canzone che mescola pizzica e sirtaki, pop e radici. Un tormentone nato con Alessandra Amoroso dopo una cover a Sanremo e qualche videochiamata piena di ironia. Niente marketing. Solo stima e complicità. E un messaggio che arriva chiaro: il talento vero sa aspettare. Anche se a volte deve incassare un no da chi ha fatto la storia della tv.
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