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L'ansia arriva a Caluso: premiate le opere del concorso “TALENTUOSI-TRATTI”

Sedici lavori in gara, tre categorie, un messaggio comune: l’arte può diventare una voce potente per chi non trova le parole

L'ansia arriva a Caluso

L'ansia arriva a Caluso: premiate le opere del concorso “TALENTUOSI-TRATTI”

Nel Chiostro di piazza Mazzini a Caluso, in una sala Magaton gremita e partecipe, non si è celebrato soltanto un concorso artistico. Si è celebrato il diritto dei ragazzi a sentire, raccontare, farsi ascoltare. Martedì 27 maggio si è conclusa la premiazione di “TALENTUOSI-TRATTI – Che ansia!”, un’iniziativa promossa dal Consorzio CISSAC in collaborazione con il Centro per le Famiglie, che ha visto sedici opere originali in concorso, frutto di un percorso profondo e partecipato che ha coinvolto studenti e studentesse dell’Istituto Ubertini di Caluso, del Martinetti, della secondaria di primo grado di Caluso e dell’Istituto Comprensivo di San Giusto.

Il tema non è stato scelto dagli adulti, ma dai ragazzi stessi, attraverso una ricerca-azione sviluppata durante i progetti “Un Territorio di Opportunità” (finanziato da Fondazione CRT) e “Canavese Comunità Competente” (sostenuto dalla Compagnia di San Paolo), dedicati a promuovere la salute mentale e il protagonismo giovanile. La parola chiave – ansia – è emersa con forza: emozione diffusa, spesso taciuta, quasi sempre banalizzata.

Ed è proprio l’arte a diventare il linguaggio più immediato per raccontarla. I giovani partecipanti hanno usato matite, colori, software digitali e collage per restituire il caos interiore che li abita: immagini sospese, simboli inquieti, volti spezzati, corpi in movimento, paesaggi distorti. In ognuna delle sedici opere in gara c’è stato uno spaccato di vulnerabilità autentica, ma anche di forza, consapevolezza e voglia di reazione.

Abbiamo scelto di dare spazio all’arte, perché a volte è più facile disegnare le emozioni che raccontarle. E oggi, grazie a voi, lo abbiamo capito ancora meglio – ha detto la presidente della giuria, formata da due studenti dell’Ubertini, un educatore del Convitto, e dagli artisti Elena Mirandola e Luca Zurzolo, che hanno valutato i lavori secondo attinenza al tema, progettazione, composizione, tecnica e armonia complessiva.

I premi non sono stati solo riconoscimenti simbolici. I secondi classificati hanno ricevuto buoni per acquistare materiale artistico, strumento concreto per continuare a esprimersi. Ma è il primo premio a portare i ragazzi in un percorso più ampio: un laboratorio esclusivo nello studio Emisfero Destro di Ivrea, guidato da Mirandola e Zurzolo, per “imparare a progettare la propria immagine”. Una vera esperienza formativa, tra tecnica, consapevolezza e orientamento artistico.

Ecco i nomi dei vincitori:
Categoria Senior – mano libera: 1° Matteo Berta, 2° Rayyan Shlebek
Categoria Senior – digitale: 1° Giada Vironda, 2° Emma Fissore
Categoria Junior – mano libera: 1° Maya Persichella, 2° Viola Rissone

Ma oltre le classifiche, a vincere è stato il segnale lanciato da una comunità educativa che non si limita a “parlare di giovani”, ma li ascolta davvero. Il concorso “TALENTUOSI-TRATTI” non è stato solo una gara, ma un gesto collettivo di fiducia e riconoscimento. Il CISSAC, attraverso il lavoro tenace del proprio Centro per le Famiglie, conferma così l’intenzione di promuovere ambienti dove le emozioni trovano spazio, nome, legittimità.

Perché l’ansia, disegnata da una mano di sedici anni, non è debolezza. È vita che cerca voce.

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