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Qualità della vita: ecco qual è la città italiana perfetta per gli over 65

La classifica del Sole 24 Ore fotografa l’Italia che funziona: nonni attivi, ragazzi stimolati e infanzia protetta. Ecco dove la qualità della vita non è solo uno slogan

Qualità della vita

Qualità della vita: ecco qual è la città italiana perfetta per gli over 65

Altro che stereotipi sull’Italia che invecchia male. A Bolzano, gli over 65 non solo invecchiano bene, ma vivono da re: poca spesa in farmaci, tanta attenzione sociale e più biblioteche che panchine. È la città che guida la classifica 2025 del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita per fasce d’età, un’indagine che quest’anno distingue il benessere di anziani, giovani e bambini, premiando territori che hanno saputo trasformare le politiche pubbliche in risultati tangibili.

Nel dettaglio, il capoluogo altoatesino ottiene il primo posto per gli “over”, seguito da Treviso e Trento, dimostrando come l’arco alpino continui a essere il rifugio privilegiato della terza età. Il segreto? Una combinazione di benessere fisico e culturale. Bolzano presenta il più basso consumo di farmaci per malattie croniche, la più elevata spesa sociale per gli anziani e una rete di biblioteche capillare, indice di una comunità attiva, colta e connessa. Qui l’invecchiamento è lento, ma soprattutto non è solitario.

Qualità della vita

Dall’altra parte dell’età, a conquistare il cuore dei giovani è Gorizia, che si conferma per il secondo anno consecutivo al vertice del ranking 18-35 anni. Città di frontiera e capitale europea della cultura transfrontaliera 2025, Gorizia offre lavoro stabile, tanti eventi culturali e un ambiente a misura di chi sogna di restare o di tornare. La città è quarta per trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato e seconda per locali ed eventi in rapporto ai giovani residenti. Inoltre, il dato dell’età media al primo parto delle donne (31,6 anni contro una media italiana di 32,6) suggerisce una fertilità sociale più attiva, segno che lì mettere su famiglia è ancora una scelta possibile.

Ma se è vero che i bambini sono il futuro, allora il presente ha una bandiera: si chiama Lecco. Il capoluogo lombardo conquista la vetta della classifica sulla qualità della vita dei minori grazie a una presenza massiccia di attività sportive dedicate, ottimi risultati nei test Invalsi, e una bassa incidenza di reati sui minori. Seguono Siena e Aosta, altre due realtà dove il contesto territoriale riesce a fare da argine a un’Italia che, altrove, fatica a proteggere l’infanzia.

Sul versante opposto, è l’Italia della fatica che emerge nelle province in fondo alle tre classifiche. Territori dove l’offerta di servizi è scarsa, dove le fragilità si cronicizzano, e dove l’ascensore sociale sembra rotto per tutte le età. Ma la mappa tracciata dal Sole 24 Ore indica che la qualità della vita non è un destino immutabile: è il risultato di scelte, investimenti, visione politica e attenzione quotidiana.

Che tu sia un nonno con la passione per la lettura, un trentenne in cerca di concerti e contratto, o un bambino con le scarpette da ginnastica ai piedi, c’è un pezzo d’Italia che sembra pensato per te. Il difficile sarà trovarci casa.

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