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Università di Torino, è sfida a tre per il Rettorato: Caterina, Prandi e Scomparin si contendono la guida fino al 2031

E-voting, pesi ponderati, scheda bianca ammessa: tutte le regole del voto che deciderà chi guiderà l’ateneo torinese nei prossimi sei anni

Università di Torino

Università di Torino, è sfida a tre per il Rettorato: Caterina, Prandi e Scomparin si contendono la guida fino al 2031 (foto di repertorio)

È partita ufficialmente la corsa per il vertice dell’Università di Torino, una delle più antiche d’Italia, ma con una sfida tutta nel segno dell’innovazione digitale. Si voterà online, con procedura di e-voting, nelle giornate di mercoledì 28 (dalle 9 alle 21) e giovedì 29 maggio (dalle 9 alle 15), per eleggere la nuova rettrice o il nuovo rettore dell’ateneo per il mandato 2025-2031.

I tre candidati ufficiali sono: Raffaele Caterina, professore ordinario di Diritto privato; Cristina Prandi, docente ordinaria di Chimica organica; e Laura Scomparin, docente di Diritto processuale penale. Si tratta di una triade composita che porta in campo esperienze e visioni differenti, ma unite da una chiara ambizione: governare l’Università in una fase delicatissima per la formazione e la ricerca pubblica in Italia.

A poter votare saranno circa 5.000 aventi diritto, tra docenti strutturati, ricercatori a tempo determinato e indeterminato, personale tecnico-amministrativo, esperti linguistici e rappresentanti degli studenti nei principali organi dell’ateneo. Tuttavia, non tutte le preferenze avranno lo stesso peso: le schede espresse dal personale tecnico-amministrativo e dagli esperti linguistici peseranno solo 0,2. Una sola preferenza, nessun nominativo fuori lista, e possibilità di scheda bianca: queste le regole del voto.

Per essere eletti già al primo turno serve la maggioranza assoluta dei votanti. In caso contrario si andrà al secondo turno (previsto per l’11 e 12 giugno) con le stesse modalità. Se anche allora nessuno dovesse prevalere, si procederà al ballottaggio tra i due candidati più votati il 25 e 26 giugno, dove basterà la maggioranza relativa.

Il clima, intanto, si fa rovente. Ad oggi l’unico endorsement è arrivato dal Coordinamento UniTo, spazio che raccoglie ricercatori precari, studenti e dottorandi, e che sul proprio blog ha espresso una preferenza – seppur velata – per Laura Scomparin: “Ha dimostrato consapevolezza delle nostre battaglie e una conoscenza approfondita della storia dell’Università”, si legge nella nota.

Si prevede un testa a testa serrato, almeno nella prima tornata. Ma il dato certo è che l’Ateneo torinese si gioca una sfida cruciale, in un periodo storico segnato da cambiamenti strutturali, pressioni esterne e dalla necessità di una governance inclusiva e lungimirante. Il risultato dirà molto, non solo sui programmi dei candidati, ma anche su quale idea di Università i votanti siano pronti a sostenere.

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