Cerca

Attualità

Ozegna accoglie le reliquie del Beato Carlo Acutis: fede, silenzio e commozione al Santuario della Madonna del Bosco

Sabato 17 maggio la comunità ha vissuto un momento di profonda spiritualità accogliendo le reliquie del giovane beato che ha saputo parlare al cuore dei fedeli con una fede semplice, moderna e luminosa.

Ozegna accoglie le reliquie del Beato Carlo Acutis

Ozegna accoglie le reliquie del Beato Carlo Acutis: fede, silenzio e commozione al Santuario della Madonna del Bosco

Una fede giovane, autentica, radicata nella quotidianità e capace di toccare i cuori. È quella che ha attraversato il Santuario della Madonna del Bosco di Ozegna sabato 17 maggio, quando la comunità ha accolto con raccoglimento e partecipazione le reliquie del Beato Carlo Acutis, il ragazzo che Papa Francesco ha proclamato beato nel 2020 e che per molti è già un punto di riferimento spirituale, soprattutto tra i più giovani.

L’arrivo delle reliquie ha rappresentato un momento di grazia e riflessione collettiva. Un sabato diverso, segnato da preghiere, silenzi profondi e sguardi rivolti al cielo, in un santuario colmo di persone ma anche di emozioni. Non solo fedeli ozegnesi, ma anche pellegrini dai paesi vicini si sono uniti per rendere omaggio a quel ragazzo normale e straordinario al tempo stesso, capace di trasformare ogni gesto della vita quotidiana in un atto di fede.

Nato a Londra nel 1991 e cresciuto a Milano, Carlo era appassionato di informatica, calcio e natura. Ma soprattutto, era innamorato dell’Eucaristia, che chiamava “la mia autostrada per il Cielo”. Ha usato il web per diffondere i miracoli eucaristici nel mondo, mettendo i propri talenti digitali a servizio di Dio. Una spiritualità radicata nella modernità, senza fronzoli, che ha conquistato il cuore di tanti giovani in cerca di senso.

Colpito da una leucemia fulminante, è morto nel 2006 a soli 15 anni. Ma prima di lasciare questa terra, Carlo offrì tutto il suo dolore per il Papa e per la Chiesa, lasciando una testimonianza di purezza e dedizione che continua a vivere. A Ozegna, quella presenza si è sentita viva, come una carezza invisibile tra i banchi della chiesa, dove bambini, adulti e anziani hanno ascoltato con attenzione i racconti sui miracoli che accompagnano la sua beatificazione e il cammino verso la canonizzazione.

Il primo miracolo riconosciuto dalla Chiesa riguarda Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da una rara malformazione al pancreas. Il 12 ottobre 2013, dopo aver toccato una reliquia di Carlo, smise improvvisamente di vomitare e tornò alla normalità. Il secondo miracolo, più recente, coinvolge una studentessa costaricana rimasta in fin di vita a causa di un trauma cranico: la madre pregò sulla tomba di Carlo ad Assisi e la ragazza, contro ogni prognosi, si risvegliò e ora si sta laureando.

Accogliere le reliquie a Ozegna ha significato accogliere un messaggio profondo di speranza, rivolto a chi crede e a chi cerca. Il Beato Carlo Acutis, con la sua vita breve ma densa di luce, ha ricordato a tutti che la santità non è riservata a pochi eletti, ma può germogliare nel cuore di un ragazzo che ama il calcio, naviga su internet e si fida di Dio.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori