Cerca

Attualità

Treni in tilt sulla Rivarolo-Chieri: l'amministrazione chiama Regione e Trenitalia

Treni in ritardo, corse cancellate, pendolari allo stremo. A Rivarolo si prepara un incontro cruciale con la Regione e i gestori della linea per rimettere sui binari una tratta ormai allo sbando

 Treni in tilt sulla Rivarolo

Treni in tilt sulla Rivarolo-Chieri: l'amministrazione si mobilita e chiama Regione e Trenitalia

È diventata il simbolo della frustrazione quotidiana di centinaia di pendolari. La linea ferroviaria Rivarolo-Chieri, che collega due importanti poli del Torinese, è ormai allo stremo. Ritardi cronici, cancellazioni improvvise, convogli sovraffollati o obsoleti: la tratta, gestita da Trenitalia e RFI, non regge più il confronto con le promesse di una mobilità sostenibile. E a lanciare l’allarme è l’assessora ai Trasporti di Rivarolo, Alessia Cuffia: «I disagi non sono più tollerabili – ha dichiarato- Ogni giorno ricevo segnalazioni di famiglie, studenti e lavoratori lasciati a piedi o costretti a ore di attesa. È una situazione che impatta direttamente sulla qualità della vita».

Una situazione, aggiunge, che richiede azioni concrete, non solo rassicurazioni. Ed è per questo che, in accordo con l’assessore regionale Marco Gabusi, la Città di Rivarolo vuole promuovere un incontro operativo con tutte le parti coinvolte, puntando a una diagnosi dettagliata delle criticità e soprattutto a un piano d’intervento credibile.

La dichiarazione dell’assessora arriva dopo settimane di tensioni, proteste sui social, petizioni e segnalazioni ufficiali. I comitati dei pendolari lamentano corse soppresse senza preavviso, mancanza di comunicazioni tempestive, e una generale sensazione di abbandono da parte dei gestori del servizio. L’effetto domino si ripercuote sull’intero sistema: chi non riesce a prendere il treno è costretto a muoversi in auto, intensificando traffico e inquinamento, contraddicendo qualsiasi prospettiva di mobilità green.

L’incontro previsto per le prossime settimane potrebbe essere decisivo, anche perché arriva in un momento chiave per il trasporto pubblico regionale, con la Regione Piemonte impegnata nella programmazione del nuovo contratto di servizio e in una revisione delle linee strategiche. Cuffia ha sottolineato la disponibilità al dialogo mostrata da Gabusi come «un segnale importante» di attenzione istituzionale, ma ha anche ribadito che senza una svolta tangibile, la fiducia nei servizi pubblici è destinata a crollare definitivamente.

Secondo l’assessora, il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle associazioni sarà essenziale per disegnare una proposta realmente rispondente ai bisogni del territorio. Non bastano interventi tecnici: serve una visione condivisa, in cui ogni voce – dal pendolare che prende il treno ogni mattina, all’amministratore locale che ne raccoglie le istanze – possa contribuire a una soluzione strutturale.

Il potenziamento della tratta Rivarolo-Chieri non è solo un tema infrastrutturale. È una questione sociale, ambientale e civile. Il treno, in un territorio come quello del Canavese, è molto più che un mezzo di trasporto: è la linea sottile tra efficienza e marginalità. Riuscire a renderlo affidabile significa investire nel futuro di un’intera area, nella sua competitività e nel diritto alla mobilità per tutti.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori