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Cronaca
03 Maggio 2025 - 10:49
Italia paralizzata dallo sciopero generale dell’8 marzo: trasporti, sanità e istruzione a rischio
Martedì 6 maggio sarà una giornata difficile per chi viaggia in treno. I sindacati Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti hanno confermato lo sciopero nazionale di otto ore del personale ferroviario e degli appalti, dalle 9 alle 17, in protesta contro il mancato rinnovo del contratto nazionale della mobilità e del contratto aziendale del Gruppo FS, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023.
Una mobilitazione che coinvolgerà circa 100.000 lavoratrici e lavoratori e che punta i riflettori su una vertenza ormai incancrenita. “Sebbene nel corso del negoziato si siano fatti significativi passi avanti – si legge nella nota unitaria diffusa dai sindacati – non si è ancora trovato un punto di mediazione coerente con le richieste delle organizzazioni sindacali”.
Lo sciopero non sarà solo una serrata, ma un messaggio politico: secondo Filt, Fit e Uiltrasporti, serve “una risposta concreta in termini di salario, normativa e welfare” per tutelare la dignità del lavoro nel settore ferroviario italiano. E annunciano già la prossima mossa: “Sollecitiamo l’apertura di una trattativa no-stop dalle 18 dello stesso 6 maggio”.
La protesta arriva in un momento delicato per il comparto ferroviario. Tra le tensioni sui salari e il progressivo aumento delle segnalazioni di aggressioni al personale viaggiante, i sindacati mettono sul tavolo anche il tema del dumping contrattuale, ovvero le condizioni di svantaggio applicate da alcune imprese che si rifiutano di rispettare il Ccnl.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha convocato i rappresentanti sindacali per lunedì 5 maggio, nella speranza di evitare la paralisi o almeno di impostare una mediazione. Ma al momento, salvo sorprese dell’ultimo minuto, lo sciopero è confermato.
Difficile prevedere l’impatto sui convogli regionali e a lunga percorrenza. Le fasce di garanzia, come previsto dalla normativa sugli scioperi nel trasporto pubblico, non si applicano tra le 9 e le 17, e i disagi si preannunciano diffusi.
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