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Cronaca

Chieri, ancora un camion incastrato sotto il ponte tra strada Fontaneto e Cambiano: traffico in tilt e cassone distrutto

Nonostante i cartelli ben visibili, il ponte continua a "mietere vittime": mercoledì 7 marzo un altro mezzo pesante è rimasto bloccato, riaccendendo i riflettori su una criticità che da anni chiede soluzioni strutturali

Camion incastrato

Camion incastrato sotto il ponte a Chieri: un problema ricorrente (foto archivio)

Succede di nuovo, come troppe volte negli ultimi anni. Un camion resta incastrato sotto il ponte tra strada Fontaneto e strada Cambiano, a Chieri, bloccando la circolazione e provocando danni al veicolo. È successo mercoledì 7 marzo 2025, intorno alle 13: un orario critico, nel pieno della fascia di traffico. L'autista, nel tentativo di attraversare il sottopasso, ha sottovalutato l'altezza limite del ponte, ignorando — o non notando — i cartelli già presenti in zona. Il risultato? Cassone sventrato, mezzi in coda e caos viario fino alla rimozione del mezzo.

Il ponte, noto per la sua altezza ridotta, è da tempo un punto nero della viabilità chierese. Non è la prima volta — e con ogni probabilità non sarà l’ultima — che un mezzo pesante si blocca sotto l’arco troppo basso. E ogni volta la dinamica si ripete con inquietante puntualità: segnaletica ignorata, incidente, traffico deviato, mezzi di soccorso al lavoro, polemiche innescate. Ma mai, finora, una vera risposta definitiva al problema.

Sul posto, come da prassi, sono intervenuti in modo rapido ed efficiente gli agenti della polizia locale, che hanno gestito la viabilità e coordinato l’arrivo del carro attrezzi. La loro presenza ha permesso di limitare i disagi e ripristinare la circolazione in tempi contenuti. Tuttavia, non basta più parlare di “tempestività nei soccorsi”: serve prevenzione, non solo gestione dell’ennesima emergenza.

Incidente a Chieri

A fronte di una criticità ricorrente, le soluzioni possibili esistono. Barriere fisiche installate prima dell’accesso al ponte, segnali lampeggianti a rilevamento altezza, sensori acustici, come già adottato in altri Comuni italiani. Tecnologie semplici, a costi contenuti, ma con un impatto decisivo. Senza dimenticare il fronte culturale: formazione e sensibilizzazione agli autisti, specie quelli occasionali o stranieri, che potrebbero non essere familiari con il tratto.

Per la cittadinanza, l’incidente del 7 marzo è l’ennesimo segnale che il problema va affrontato ora, prima che accada qualcosa di peggio. Fortunatamente, finora, si sono registrati solo danni ai mezzi e disagi, ma il rischio che prima o poi qualcuno si faccia male è reale. E inaccettabile.

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