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Scuola in Piemonte, ecco il calendario 2025-2026

Vacanze distribuite strategicamente e attenzione al personale: la Regione disegna un anno scolastico all'insegna della qualità e della sostenibilità educativa

Il nuovo calendario scolastico in Piemonte

Il nuovo calendario scolastico in Piemonte: un equilibrio tra qualità e continuità

In Piemonte il nuovo anno scolastico non si limiterà a iniziare il 10 settembre 2025: partirà con l’ambizione di migliorare davvero la qualità della vita scolastica. La giunta regionale, guidata dall’assessora all’Istruzione Elena Chiorino, ha varato un calendario che unisce rigore educativo e benessere personale, tenendo conto non solo delle ore da garantire in aula, ma anche dei ritmi psicofisici di chi nella scuola vive ogni giorno.

Le lezioni, per la maggior parte degli istituti, si concluderanno mercoledì 10 giugno 2026. Le scuole dell’infanzia avranno invece un calendario più lungo, con termine fissato per il 30 giugno, e la possibilità di iniziare in anticipo, una scelta pensata per venire incontro alle esigenze organizzative delle famiglie.

A livello numerico, i giorni di scuola saranno 206 per gli istituti che operano dal lunedì al sabato e 174 per quelli con settimana corta. Ma dietro ai numeri, c’è una visione. L’obiettivo, spiegano dalla Regione, è garantire una continuità didattica solida, senza dimenticare l’importanza delle pause, cruciali per il recupero dell’attenzione e per la salute mentale di ragazzi e adulti. Le vacanze sono state pianificate con cura: natalizie dal 22 dicembre al 6 gennaio, invernali dal 14 al 17 febbraio, pasquali dal 2 al 7 aprile, oltre ai ponti del 1° maggio e 2 giugno. Pause calibrate per spezzare la fatica dell’anno senza svuotare la sostanza educativa.

Calendario scolastico Piemonte

«Garantiamo la massima attenzione agli studenti e al personale scolastico», ha commentato Elena Chiorino, che rivendica un approccio che punta su due direttrici: eccellenza dell’offerta formativa e centralità del benessere. Perché se è vero che la scuola è il motore del futuro, è altrettanto vero che quel motore ha bisogno di un ambiente sano, motivante, umano.

Nel pieno di un’epoca in cui la scuola italiana fatica a trattenere i suoi docenti, in cui aumentano i casi di burnout tra insegnanti e i segnali di disagio tra gli studenti si moltiplicano, il calendario piemontese prova a offrire una risposta concreta e strutturata. Non una rivoluzione, ma un passo deciso verso un modello scolastico più sostenibile, dove il tempo non sia solo quantità, ma qualità da vivere bene. Perché studiare, oggi, non basta: bisogna stare bene mentre lo si fa. E anche questo è educare.

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