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Bullismo e cyberbullismo: un incontro che semina consapevolezza a San Benigno

Gli studenti e la Polizia Locale si uniscono per affrontare insieme le sfide del mondo digitale e della scuola.

Bullismo e cyberbullismo: un incontro che semina consapevolezza a San Benigno

A volte, un semplice incontro può segnare l'inizio di un cambiamento profondo. Martedì 6 maggio a San Benigno Canavese, si è respirata una nuova aria di speranza e consapevolezza, quando l’Istituto Comprensivo San Benigno ha ospitato un evento di grande importanza. Non un incontro qualunque, ma un appuntamento pensato per affrontare due temi che, purtroppo, sono diventati sempre più attuali e urgenti: il bullismo e il cyberbullismo.

Organizzato dalla Polizia Locale in collaborazione con la scuola, l’evento ha visto una partecipazione straordinaria degli studenti, con la consapevolezza che ogni piccola azione può fare la differenza. Un’iniziativa che, più che un incontro formale, è stata una vera e propria semina di valori e di speranza per il futuro.

Con la guida esperta della Polizia Locale, rappresentata dal Comandante Fabio Proietti Savini e dall'agente Natascha Raso, gli studenti hanno avuto modo di esplorare i vari aspetti del bullismo e del cyberbullismo, comprendendo non solo le conseguenze legali e sociali di questi atti, ma anche l'importanza di un cambiamento culturale che parta dal basso.

"E' stata un'esperienza molto significativa e partecipata per i nostri alunni - hanno commentato i docenti dell'I.C. di San Benignoun appuntamento che ripeteremo anche nei prossimi giorni, per quattro incontri complessivi, coinvolgendo tutte le classi della secondaria". 

Il comandante Fabio Proietti Savini e dall'agente Natascha Raso parlano ai ragazzi dell'I.C San Benigno 

Il tema del bullismo, e in particolare del cyberbullismo, ha ormai conquistato una centralità nel dibattito pubblico, soprattutto perché riguarda una generazione che vive gran parte della propria vita su piattaforme digitali. 

Il Sindaco Alberto Graffino, presente all'evento, ha espresso il suo entusiasmo per la partecipazione degli studenti:

"Sono stato particolarmente colpito dalla partecipazione attiva dei ragazzi della scuola secondaria. In un periodo difficile e di forte disagio giovanile diffuso, non voglio vedere questa occasione come una goccia nel mare, ma come un seme di buone pratiche inculcate nelle menti dei nostri ragazzi, che potrà probabilmente germogliare in un adulto che aiuti a costruire una comunità migliore. Da sempre dalla parte di chi "fa" e dimostra con il proprio esempio piuttosto che seguire chi "parla". Un grande applauso per questa ottima iniziativa".

Un incontro che, dunque, non si esaurisce nell'evento del 6 maggio, ma che è solo il primo passo di un cammino più ampio e articolato. La speranza è che i ragazzi di San Benigno possano, nel tempo, diventare ambasciatori di questo cambiamento, portando con sé il seme di una comunità più coesa e rispettosa. Un'iniziativa che, in definitiva, non solo affronta un problema, ma costruisce le basi per un futuro migliore, più giusto e più solidale.

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