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06 Maggio 2025 - 18:20
“La Resistenza in Canavese” conquista gli studenti: a Foglizzo una mattinata di memoria
C’è una Resistenza che non si studia solo sui libri, ma si ascolta tra le note, si legge nelle voci giovani, si rivive negli occhi curiosi di chi oggi ha 12 o 13 anni. È quella che ha preso forma martedì 6 maggio a Foglizzo, nello splendido Salone comunale affrescato, dove l’Editore Pedrini e l’autore – il “sottoscritto” di un racconto collettivo – hanno presentato la seconda edizione del libro “La Resistenza in Canavese”, davanti a un pubblico speciale: gli studenti della Scuola media e i cittadini.
Quella che doveva essere una semplice presentazione si è trasformata in una mattinata vibrante di emozioni, dove la memoria storica si è fatta viva, sonora, interattiva. I ragazzi, preparati con cura dai loro insegnanti e coinvolti dal Comune e dall’Unitre, hanno suonato “Bella ciao” con sorprendente intensità. Hanno letto le lettere dei Caduti della Resistenza, dando voce a chi settant’anni fa scriveva parole d’addio con coraggio e dignità. Poi, hanno stupito il pubblico con una performance sonora insolita ma potente: tubi percosse sulle gambe, quasi a evocare il battito della storia, il ritmo della lotta, l’eco dei passi sui sentieri partigiani.
Bagno di gioventù a Foglizzo
È stato un bagno di gioventù, un passaggio di testimone generazionale in uno dei luoghi simbolici del Canavese, dove ogni pietra racconta una storia e ogni nome scolpito nei monumenti ha ancora qualcosa da dire. Il libro, già alla sua seconda edizione, è diventato strumento di dialogo, un ponte tra il passato e il presente, capace di coinvolgere anche chi la guerra l’ha conosciuta solo nei film o nei racconti dei nonni.
A rendere speciale l’incontro è stato anche il dibattito che ha seguito la presentazione. Nessuna domanda scontata: gli studenti hanno stupito per la profondità e la pertinenza degli interventi, chiedendo dei valori della Resistenza, della differenza tra partigiano e soldato, del perché oggi sia ancora importante parlare di quei giorni. Segno che la scuola può essere ancora luogo di coscienza, se si incrociano stimoli giusti e testimonianze vere.
Gli organizzatori non hanno nascosto la soddisfazione: “Seminare è fondamentale, ma quando si vedono germogliare queste domande, questi sguardi attenti, si capisce che il raccolto è già iniziato”. E mentre il libro continua il suo percorso tra le comunità del Canavese, si rafforza l’idea che la memoria non è retorica, ma responsabilità attiva, soprattutto nelle mani delle nuove generazioni.
L’iniziativa, patrocinata dall’Unitre e sostenuta dal Comune di Foglizzo, si inserisce in un più ampio calendario di eventi dedicati alla storia locale, che puntano a valorizzare la centralità del territorio canavesano nella lotta di Liberazione. Un patrimonio da trasmettere, sì, ma anche da rinnovare, come hanno fatto i ragazzi con tubi e mani, voce e coraggio. Perché la Resistenza non è solo passato: è un modo di stare al mondo.
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