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Alessia Succo, doppio record nei 100 ostacoli: l’Italia scopre una stella

A Imperia la 16enne dell’Atletica Settimese vola in 13”20 alla sua prima gara con barriere da 84 cm

Alessia Succo: un talento inarrestabile nei 100 ostacoli

Imperia, 1° maggio 2025Velocissima, determinata e implacabile sui blocchi di partenza. A soli 16 anni, la straordinaria Alessia Succo ha compiuto un’altra impresa destinata a rimanere nella storia dell’atletica italiana. Sulla pista del 37° Trofeo Maurina di Imperia, la portacolori dell’Atletica Settimese ha esordito nei 100 metri ostacoli con barriere da 84 centimetri – quelle “assolute” – chiudendo la finale in 13”20 con vento favorevole di +1.9 m/s. Risultato? Doppio primato italiano: record nazionale Under 18 e record nazionale Under 20, abbattendo barriere – non solo fisiche – con una naturalezza che lascia senza fiato.

Il tempo da record arriva dopo una già promettente batteria corsa in 13”57. Ma è nella finale che Alessia si prende la scena, migliorando di 4 centesimi il precedente primato juniores di Elisa Di Lazzaro (13”24 nel 2017) e abbattendo anche lo storico limite allieve: 13”46 di Antonella Bellutti (1985) e 13”34 della finlandese naturalizzata italiana Manuela Bosco (1999).

Una progressione fulminante, quella della sprinter di Settimo Torinese, che nei mesi precedenti aveva già fatto parlare di sé con un'altra prodezza: a febbraio, ai Campionati Italiani Allievi indoor di Ancona, ha stabilito il record mondiale Under 18 nei 60 metri ostacoli con un incredibile 8”07, migliorando il primato della francese Cyréna Samba-Mayela(8”10, datato 2017). Un tempo da fenomeno globale, che ha acceso i riflettori internazionali sul suo nome.

Classe 2009, Alessia frequenta il secondo anno del Liceo Scientifico Einstein di Torino e si allena con una squadra di tecnici specializzati: Pierluigi Crisai per gli ostacoli, Gianni Mattiazzi per la velocità e Francesco Tallarico per la preparazione atletica. Un team che la sta accompagnando in una crescita costante, gestita con intelligenza e lungimiranza. E i risultati, evidentemente, danno ragione al metodo.

Ma al di là dei crono, Alessia colpisce per la maturità e la visione: “Mi ispiro a Sydney McLaughlin”, ha dichiarato di recente, riferendosi alla fuoriclasse statunitense campionessa olimpica e primatista mondiale. “Voglio continuare a fare velocità, ma anche diventare una grande ostacolista”. Ambizione, consapevolezza e piedi ben saldi sulla pista.

Il futuro le sorride, ma Alessia non si lascia travolgere dal clamore: corre con la leggerezza di chi si diverte e la determinazione di chi sa di avere un dono. E se questo è solo l’inizio, sarà bene abituarsi al suo nome. Perché Alessia Succo non è più solo una promessa: è una realtà che sta riscrivendo la storia dell’atletica italiana.

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